La tappa (noiosa e condotta a ritmi blandi) si era vivacizzata negli ultimi quattro chilometri con (purtroppo) una caduta che ha spezzato il gruppo e ridotto il plotoncino di testa a 50 unità e fatto accumulare qualche secondo di ritardo a uomini di classifica come Vine e Vlasov: “Questa vittoria è tanta felicità, è uno sfogo, è cancellare la paura del debutto al Giro — ha detto Milan — è questo il valore di un successo al Giro.
Oggi ho solo dovuto stare dietro ai ragazzi che mi posizionavano nel modo migliore possibile. Vincere al Giro d’Italia è incredibile, non trovo parole per descrivere l’emozione”. Nato a Tolmezzo il 1° ottobre del 2000, residente a Buja (come Alessandro De Marchi) Milan ha cominciato la sua attività in pista e continua ad essere un pistard. Ha vinto l’oro olimpico nell’inseguimento a squadre a Tokyo (e difenderà il titolo a Parigi) e anche quello mondiale a Roubaix lo stesso anno, il 2021. dov’è stato secondo nella prova individuale. È campione europeo sia individuale che a squadre nella stessa disciplina.
Immutata la classifica generale, con Remco Evenepoel che resta in maglia rosa.
Domani, 8 maggio, il Giro lascerà per il momento l’Abruzzo: la frazione prenderà il via da Vasto per raggiungere Melfi.