Elezioni Gb: nessuno raggiunge la maggioranza assoluta

Le elezioni anticipate, fortemente volute dalla premier Theresa May, si sono trasformate in un boomerang per il partito conservatore, che vince la consultazione ma non raggiunge la maggioranza assoluta. BBC: “parlamento impiccato”.

Il Tory Party di Theresa May è ancora il principale partito del Regno Unito, ma con i 315 seggi conquistati fino ad ora non conferma la maggioranza assoluta, agguantata per il rotto della cuffia nelle precedenti elezioni.

Crescono i laburisti che arrivano a 261 seggi, mentre è disfatta per gli euroscettici dell’Ukip che restano fuori dalla Camera dei comuni. Lo spoglio delle schede non è ancora concluso, ma anche se i 4 seggi ancora da assegnare dovessero finire tutti ai Tories, questi non raggiungerebbero comunque la maggioranza assoluta, fissata a quota 326.

Nel vecchio parlamento il Tory Party godeva di una risicata maggioranza assoluta, che Theresa May sperava di incrementare capitalizzando, tramite le elezioni anticipate, il notevole vantaggio attribuitole fino a qualche settimana fa dai sondaggi. Una mossa ardita che si è poi rivelata fallimentare e potrebbe costare la poltrona al primo ministro britannico.

Jeremy Corbyn, che con il partito laburista ha guadagnato almeno 29 seggi rispetto alle precedenti elezioni, ha già chiesto “un governo che rappresenti tutti”, ma la fronda anti-May cresce anche tra i Tories, dove si inizia a parlare di una possibile successione.

Tra le altre forze politiche, male anche il partito nazionale scozzese Snp che perde 21 seggi rispetto alle precedenti consultazioni, mentre i Libdem ne guadagnano non meno di 4. Proprio i seggi dei liberaldemocratici potrebbero essere determinanti per la costruzione di un’alleanza di governo, ma il portavoce del partito di Tim Farrow ha già dichiarato: “Mi sembra molto difficile che il nostro leader possa entrare a far parte di una coalizione”.

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