L’Aquila. “Sono commosso. Ho dentro di me un ricordo che non finirà mai di quei giorni del terremoto, delle famiglie che avevano perso i loro cari, delle famiglie che avevano perso la loro casa”.
Così Silvio Berlusconi che, nel decennale del sisma del 6 aprile 2009, è tornato all’Aquila, per la prima volta dalla fine dell’emergenza post-sisma, ricordando il lavoro che mise in campo per la costruzione di alloggi. La visita è a sostegno del candidato di centrodestra, Marco Marsilio, alla presidenza della Regione Abruzzo nelle elezioni del 10 febbraio prossimo, nonché in occasione delle iniziative per i 25 anni della fondazione di Forza Italia.
Berlusconi ha fatto tappa in un quartiere del progetto Case, l’insediamento antisismico da lui fortemente voluto dopo il terremoto, dove sono stati ospitati in 4.500 alloggi 20mila aquilani sfollati.
Previsto incontro con associazioni produttive e culturali. All’Auditorium dell’Ance evento con il presidente del Parlamento Europeo e vicepresidente di Fi Antonio Tajani.
“Mi auguro che questo governo cada ogni giorno che arriva – ha detto Berlusconi -. Vedere un governo che dice sì un giorno, per dire no il giorno dopo, per dire forse il terzo giorno.
Vedo un pericolo come nel 1994, quasi più grave. Questi grillini hanno le stesse idee dei comunisti di allora, anzi, loro si proclamano comunisti ma non da salotto, da strada; ma rispetto alla sinistra di allora non hanno nessuna competenza, esperienza, non sanno cos’è l’amministrazione pubblica”.