Non è un mistero che, per arrivare alla sua composizione, il sindaco abbia dovuto lavorare più di quanto magari inizialmente si aspettasse.
Presentata questa mattina la nuova giunta di Teramo: nove assessori, quattro donne, come necessario per legge, e le deleghe forse più pesanti (Ricostruzione, Personale e PNRR) che rimangono almeno per il momento nelle mani del primo cittadino, Gianguido D’Alberto.
Stefania Di Padova è vicesindaco (prende il posto di Giovanni Cavallari rispetto ai primi cinque anni), mantiene la delega al Bilancio ed avrà quella sulla Scuola; Giovanni Cavallari, è assessore ai Lavori Pubblici, Edilizia Pubblica, Mobilità e Trasporti; Graziano Ciapanna, avrà le deleghe alla Rigenerazione urbana, al Governo del Territorio e alla Sicurezza; Ilaria De Sanctis, confermata assessore per Welfare e Diritto alla Casa; Domenico Sbraccia, new entry, avrà in mano Frazioni e Manutenzione del patrimonio comunale; Valdo Di Bonaventura con deleghe al Decoro, Verde e Transizione ecologica; Alessandra Ferri, altra new entry, avrà in mano lo Sport, Politiche giovanili, Sviluppo di Teramo Città Universitaria; Antonio Filipponi, assessore alla Rivitalizzazione ed alla Rigenerazione Economica e culturale di Teramo città capoluogo; infine Pina Ciammariconi, altro nuovo ingresso, con deleghe all’Agenda digitale, ai servizi civici e generali, alla trasparenza ed alla partecipazione tra le comunità.
Non tutti sono contenti, qualche malumore nel gioco di incastri nei giorni scorsi si è registrato e la “partita” potrebbe continuare con collocamenti in altri ruoli. Lunedì il primo consiglio comunale del D’Alberto-bis: visti i posti in giunta, entreranno per surroga coloro che sono rimasti fuori in un primo momento.