Il dato è stato elaborato dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo sui dati del Centro Estero delle Camere di Commercio. Per quanto riguarda l’export destinati ai singoli Paesi, nel 2022, la Germania (20%) e gli Stati Uniti (13%) sono stati i principali mercati raggiunti dalle cantine abruzzesi, seguiti da Svizzera (9%), Regno Unito (9%), Canada (9%), Paesi Bassi (8%), Belgio (5%), Giappone (3%), Svezia (3%), Francia (3%), Cina (2%) Danimarca (1%), Australia (1%) e Austria (1%). Gli altri mercati valgono, complessivamente, il 13%.
Per quanto riguarda i dati relativi all’imbottigliamento, nel 2022, si conferma la significativa presenza di vini abruzzesi nella Grande distribuzione, attestando la vendita complessiva a oltre un milione di ettolitri, dato che tradotto, nel mercato, corrisponde a oltre 130 milioni di bottiglie di vino abruzzese vendute nel mondo. Il vino più “amato” resta il Montepulciano d’Abruzzo, seguito dal Trebbiano d’Abruzzo e dal Cerasuolo d’Abruzzo. Segnali positivi arrivano dalla “Doc Abruzzo”, che con circa 2 milioni di bottiglie, valorizza i due vitigni “autoctoni” per eccellenza, in particolare il Pecorino e la Passerina. Nell’ambito della “Doc Abruzzo”, riscuotono successo anche le “bollicine abruzzesi”, che iniziano ad affermarsi con dati importanti sia nel mercato nazionale che nel mercato internazionale.
“I dati – osserva il Vice Presidente della Giunta regionale con delega all’Agricoltura Emanuele Imprudente presente al Vinitaly – confermano l’andamento positivo del settore vitivinicolo abruzzese; resta un settore trainante per il comparto agricolo regionale. Cresce anche l’export. Questo dato conferma la qualità del vino abruzzese sempre più apprezzato e amato nel mercato estero e il grande impegno sulla promozione che stiamo facendo “.