Questo il commento del consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che sottolinea inoltre: “La procedura di licenziamento collettivo avviata nei confronti dei 46 dipendenti dalla società Sistema è solo l’ultimo misfatto del duo D’Alfonso&D’Alessandro che in questi anni hanno gestito il comparto dei Trasporti solo per fini elettoralistici, senza affrontare seriamente e con una programmazione certa, le nuove sfide che a partire dal 2019 vedranno l’apertura dei mercati del trasporto”.
Il Presdidente della Commissione di vigilanza ha poi aggiunto: “In questi anni al contrario abbiamo assistito ad operazioni solo di facciata richiedendo sacrifici ai dipendenti e considerevoli tagli ai servizi. Il Governo Regionale ben conosceva le perdite di Sistema e anziché operare una ristrutturazione e razionalizzazione dei servizi con l’integrazione nella nuova compagine societaria Tua, si è semplicemente limitata ai soliti proclami rassicuratavi lasciando che la situazione precipitasse, addirittura sottraendo sevizi come quello delle pulizie.
I dipendenti di Sistema invece hanno il diritto ad avere una risposta concreta sul loro futuro dalla società TUA, socio di maggioranza. Una gestione che è stata sempre più abbandonata a se stessa, come d’altronde è avvenuta anche per le altre aziende strumentali della Regione: Centri di Ricerca, Cotir, Crab, Crivea, Ciapi, Abruzzo Sviluppo Italia e Abruzzo Engeneerig che, nonostante l’operazione di salvataggio costata milioni di euro alle casse dell’Ente regionale, continua a mostrare sintomi deficitari, tant’è che si registra un ritardo nel pagamento degli stipendi di ben 3 mensilità e si teme il peggio nei prossimi mesi”.
“La Regione Facile Veloce di D’Alfonso – conclude Febbo – ha fallito tutti i suoi obiettivi poiché non è stata capace di programmare e migliorare nessun comparto economico e produttivo dell’Abruzzo. D’Alfonso si ostina a rimanere al governo della nostra Regione nonostante non abbia più una maggioranza né in Giunta (oggi possibile solo grazie all’ingresso di D’Ignazio) né in Consiglio. Pertanto, spero vivamente che si torni al voto al più presto possibile per invertire e correggere la rotta e il metodo di lavoro in Regione Abruzzo”.