Lo spiega all’ANSA il coordinatore regionale della campagna vaccinale, Maurizio Brucchi, aggiungendo che saranno le quattro Asl abruzzesi, sulla base degli aspetti
organizzativi e logistici, a stabilire le tempistiche del richiamo. Di fatto c’è una finestra piuttosto ampia per le seconde dosi e saranno le singole aziende sanitarie, in base alle esigenze, a decidere come muoversi: i tempi minimi per il richiamo sono quelli indicati dalle aziende farmaceutiche, mentre i massimi sono quelli indicati dalla circolare ministeriale.