A proporlo il direttore generale dell’Agenzia sanitaria regionale (Asr) abruzzese, Pierluigi Cosenza, primario del reparto degenza breve dell’ospedale dell’Aquila, medico aquilano che fa parte del gruppo di lavoro istituito dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) chiamato a sviluppare un rapporto sul tema del Long Covid. Attualmente in Abruzzo, dati aggiornati al pomeriggio di ieri, sono stati vaccinati con due dosi il 31,4% dei 94.700 ragazzi in fascia 12-19 anni, e il 53,1% ha ricevuto la prima dose, mentre tra i 20 e 29 anni, una platea di 125.200 persone, il 57,4% ha fatto entrambe le dosi, il 74% una dose sola. A livello nazionale, nella fascia di età 12-19 la percentuale di ragazzi che hanno ricevuto almeno la prima dose è del 46,4% (26,3% immunizzati), in quella 20-29 anni è del 68,17% (51,6% immunizzato).
Le Asl stanno premendo proprio su questo target anagrafico, con open day e bypassando le prenotazioni, per accelerare il processo. Ed secondo Cosenza i risultati si vedono: “Registriamo negli ultimi giorni una risposta dai giovani veramente stratosferica. Molti si fanno il vaccino per avere il green pass, e dunque per poter andare in un locale o una festa, ma va benissimo così, l’importante è che si facciano il vaccino, in modo tale che con le riaperture delle scuole si possa avere una buona copertura.
E ripeto: nulla vieta di spostare di una settimana l’avvio delle lezioni, se questo deve essere l’obiettivo”.