Il documento esprime un consenso su quali sono gli obblighi degli Stati e della comunità internazionale nei confronti dell’infanzia e si fonda su 4 principi fondamentali: il diritto alla parità di trattamento: nessun bambino deve essere discriminato a causa del sesso, dell’origine, della cittadinanza, della lingua, della religione, del colore della pelle, di una disabilità o delle sue opinioni politiche; il diritto alla salvaguardia del benessere: quando occorre prendere decisioni che possono avere ripercussioni sull’infanzia, il benessere dei bambini è prioritario.
Ciò vale in seno a una famiglia tanto quanto a livello statale; il diritto alla vita e allo sviluppo: ogni bambino deve avere accesso all’assistenza medica, poter andare a scuola, ed essere protetto da abusi e sfruttamento; il diritto all’ascolto e alla partecipazione: Tutti i bambini, in quanto persone a pieno titolo, devono essere presi sul serio e rispettati. Ciò significa anche informarli in modo conforme alla loro età e coinvolgerli nelle decisioni. E’ proprio questo ultimo aspetto rappresenta sicuramente un passaggio innovativo, e costituisce uno dei punti principali della Convenzione, attraverso il quale si vuole riconoscere la piena partecipazione e il coinvolgimento del minore in ogni azione che lo riguardi, compreso i procedimenti giudiziari, sempre seguendo il principio del superiore interesse”.
E’ quanto ha dichiarato il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Abruzzo Maria Concetta Falivene. Da ieri sera, e fino alle 24 di oggi, l’Emiciclo è illuminato di colore blu per celebrare l’evento.