Eppure i servizi sono al minimo e i cittadini sono costretti ogni giorno a fare i conti con corse tagliate, mezzi inadeguati e una comunicazione carente e poco chiara verso l’utenza. Un vero e proprio caos che è stato denunciato questa mattina dal Vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico Pettinari. Con lui, a scattare la fotografia dei disservizi, una delegazione di dipendenti TUA e il segretario regionale del Sindacato Or.s.a. Alex Orlandi.
“Non è la prima volta che chiediamo un intervento concreto sul trasporto pubblico abruzzese – afferma Pettinari – e continueremo a farlo perché ritengo inaccettabile che si faccia tanta propaganda davanti a un servizio così malandato. Pensiamo agli ultimi annunci sul Pescara Air Link: grandi foto e sorrisi a favore di telecamera, mentre nella realtà troviamo un collegamento, aeroporto-stazione di Pescara centrale, che viene effettuato con due autobus non idonei al trasporto di persone disabili in carrozzina. Una volta che si arriva al terminal bus di Pescara, poi, dobbiamo constatare una situazione di degrado assoluto con scarsa illuminazione nelle ore di buio, manto stradale dissestato, un accesso incontrollato di autoveicoli privati non autorizzati e una totale mancanza di segnaletica orizzontale. Verrebbe da dire, benvenuti a Pescara, o meglio, nella Pescara in mano al centrodestra, dove la propaganda è più importante dei risultati. E’ chiaro che, anche nella gestione del trasporto pubblico, Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia ormai hanno perso ogni credibilità.
Come se tutto ciò non bastasse – incalza Pettinari – i cittadini lamentano una costante difficoltà nel consultare gli orari di partenza e le deviazioni di percorso. In particolar modo le persone anziane, perché l’azienda di gestione dei trasporti fa affidamento esclusivamente alle consultazioni on line, evidentemente non accessibili a tutti. Molte fermate, poi, sono sprovviste di sedute o pensiline idonee, creando numerosi disagi a chi aspetta l’autobus. Un disagio che si acutizza soprattutto nei mesi invernali, per via delle piogge, e in estate nelle ore più calde. E purtroppo, a causa di disservizi legati alle corse soppresse e in ritardo, a volte bisogna aspettare molto tempo alla fermata del bus in queste condizioni che rendono ancora più esasperante l’attesa. L’inferno purtroppo non finisce una volta saliti sul mezzo. Spesso i cittadini si trovano a dover viaggiare su autobus sporchi e pericolosi in cui si riscontrano, come sottolineano anche gli autisti, anomalie nel sistema ABS, nelle sospensioni e tachimetri non efficienti.
A tutto questo si deve aggiungere l’impossibilità di controllare le persone che viaggiano senza biglietto, per il basso numero di verificatori di titoli di viaggio per le corse urbane. Ma paradossalmente, in alcuni casi, anche chi vuole comprare il biglietto non sempre può farlo. Infatti la biglietteria presso il Terminal bus della Stazione centrale di Pescara la domenica è chiusa. Questo rende impossibile l’acquisto di titoli di viaggio per linee a lunga percorrenza, come per esempio le corse dirette a L’Aquila, e la possibilità di reperire informazioni su orari e percorsi, essendo quello del Terminal l’unico punto d’informazione fruibile a tutti”
Alle parole del Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari si uniscono quelle del Segretario Or.s.a. Alex Orlandi.
“Purtroppo le corse speso vengono cancellate per una carenza cronica di personale – aggiunge Orlandi – non si capisce bene quando e in che modalità la TUA vorrà procedere alle nuove assunzioni. Si parlava di nuove professionalità assunte da inizio dicembre, ma non si sa in che numero e modalità.
Gli autisti fanno del loro meglio in condizioni di grande precarietà. Spesso sono sottoposti a un eccessivo stress proprio a causa dei disservizi nella gestione del personale, dei mezzi vetusti e della segnaletica assente. Senza contare quelle circostanze in cui si trovano in reale pericolo. E’ notizia di poco fa la vicenda che ha visto un collega vittima di un’aggressione da parte di un utente, che voleva far salire a tutti i costi la sua bici sul bus, nonostante non sia previsto dal regolamento. Purtroppo l’assenza di regole chiare e scritte, in modo visibile sui mezzi e nelle fermate, genera queste situazioni di estrema pericolosità per tutti.
Durante le corse, inoltre, dobbiamo fare i conti con l’assenza dei dispositivi “countdown timer” ai semafori con fotocamera “t-red”. Come abbiamo più volte segnalato questo rende difficoltoso, e soprattutto pericoloso, il transito dei mezzi: il conto alla rovescia semaforico, per chi guida, è di vitale importanza per rallentare ed arrestare un autobus con passeggeri a bordo.
Tanti disagi sono generati anche dal numero enorme di corse a vuoto che siamo costretti a percorrere a causa della soppressione e accorpamento delle residenze dei bus. A ogni fine e inizio turno, infatti, per riportare l’autobus “a casa” viaggiamo migliaia di km con il mezzo fuori servizio, causando aumenti esponenziali in materia di inquinamento, costi di gestione, usura mezzi e relativo incremento di traffico di mezzi pesanti. Abbiamo più volte denunciato queste situazioni, ma chi di dovere rimane pressoché sordo davanti a queste richieste, per questo ringraziamo il Vicepresidente Domenico Pettinari sempre disponibile ad ascoltare le nostre necessità e a sostenere le nostre battaglie” conclude.