L’Abruzzo strega l’attore Stanley Tucci: arrosticini e stufato di montone con lo chef wild Davide Nanni
L’Abruzzo si conferma terra di sapori autentici e tradizioni culinarie irresistibili, tanto da conquistare persino il palato sopraffino dell’attore e regista italoamericano Stanley Tucci. La star di Hollywood, noto per la sua passione per la cucina italiana, ha realizzato una puntata nella regione per le riprese della sua nuova docu-serie “Tucci in Italy”.
E, come prevedibile, non ha saputo resistere alle specialità locali, in primis gli iconici arrosticini e un mitico stufato di montone preparato dallo chef “wild” Davide Nanni.
Stanley Tucci ha sempre nutrito un amore profondo per la cucina italiana. Un legame radicato nelle sue origini familiari: il nonno, Stanislao Tucci, era della provincia di Cosenza, mentre la nonna, Teresa Pisani, era nativa di Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia.
La sua nuova docu-serie è in onda dal 19 maggio su National Geographic. Si tratta di un vero e proprio viaggio nell’eccellenza gastronomica italiana. Un’esplorazione approfondita che tocca al momento cinque regioni: Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Lazio e, ovviamente, l’Abruzzo.
Durante il suo “passaggio lavorativo” in Abruzzo, Tucci ha colto l’occasione per immergersi nelle tradizioni culinarie più autentiche. Non ha potuto rinunciare agli immancabili arrosticini, cucinati personalmente a 1637 metri di altitudine, nella suggestiva cornice di Fonte Vetica.
Ma il vero “colpo di scena” gastronomico è avvenuto a Castrovalva, un piccolo paesino incastonato nell’Abruzzo interno aquilano, vicino ad Anversa degli Abruzzi. Qui, Tucci ha incontrato lo chef “wild” Davide Nanni, un volto noto anche oltreoceano e caro amico del Capoluogo.
Nanni, con la sua filosofia culinaria basata sul “sentimento”, ha cucinato per l’attore un magistrale stufato di montone, riproponendo un’antica ricetta di suo nonno. Un piatto che, come descritto, era “condito con lacrime e ricordi”, a testimonianza del legame profondo tra cibo, memoria e territorio. Nanni, peraltro, è fresco di pubblicazione del suo libro “Wild”, presentato a L’Aquila.
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La docu-serie, prodotta dalla casa di produzione di Stanley Tucci, SALT Productions, assieme a Specialist Factual Productions di BBC Studios, è ben più di un semplice viaggio gastronomico. Stando a quanto riportato dalla rivista legata a Gambero Rosso, il “Tucci 2.0” non si accontenta della pasta fatta in casa, ma cerca le storie dietro i prodotti, le filiere, i gesti visionari. L’attore si spinge nei laboratori, nei macelli, nelle miniere, nei caseifici, toccando temi importanti come l’industria, l’impatto ambientale, l’integrazione e persino i diritti civili.