Assumere impegni precisi così da dare seguito alle iniziative già intraprese per riqualificare e rinaturalizzare i corsi d’acqua e promuovere le azioni di valorizzazione previste nei Manifesti di avvio dei Contratti di Fiume, controfirmati dall’Assessore Regionale con delega ai Contratti di Fiume, Dino Pepe. Sono queste le richieste rivolte alla Regione Abruzzo da parte dei Comuni aderenti ai Contratti di Fiume Sangro, Imele, Tavo-Fino-Saline, Sagittario (Alta e Bassa Piana).
La sottoscrizione del Manifesto di Avvio dei Contratti di Fiume è avvenuta in conformità alla DGR n° 915 del 2015 che, nella sua redazione, si ispirò al modello procedurale adottato dai Comitati Promotori di alcuni di questi Contratti di Fiume che hanno, poi, trovato riconoscimento in DGR e provvedimenti regionali qualificanti esperienze in atto nel territorio regionale.
La finalità dei Manifesti è quella di porre le Amministrazioni pubbliche nella condizione di adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale e sostenibilità ambientale possano intervenire in modo prioritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione di un fiume, concorrendo alla definizione ed all’attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a scala di bacino e sotto-bacino idrografico ed in particolare del piano di gestione del rischio alluvioni e del piano di gestione delle acque.
Per dare corpo a queste azioni sono stati organizzati numerosi incontri con i portatori di interesse e predisposte piattaforme di diagnostica partecipativa da confrontare con Enti pubblici e stakeholders.
I Comuni Capofila di Paglieta (CdF Sangro), Collecorvino (CdF Tavo-Fino-Saline), Villalago (CdF Sagittario Alta Valle), Corfinio (CdF Sagittario Bassa Piana) e Tagliacozzo (CdF Imele) e tutti i sottoscrittori chiedono alla Regione Abruzzo, pertanto, che vengano assunte le seguenti misure:
Qualora non fosse possibile individuare risorse nel Bilancio Regionale, i Comuni chiedono di poter contare su canali di sostegno analoghi a quanto avvenuto per altre esperienze in atto nella Regione Abruzzo.