La prima riguarda la definizione degli importi e delle modalità per la presentazione delle domande di contributo in attuazione delle nuove norme introdotte dal decreto legge dello scorso anno che prevedono un maggior coinvolgimento dei progettisti: si tratta di procedure tese alla semplificazione e all’accelerazione della ricostruzione privata che consentono ai progettisti di certificare la completezza e la regolarità amministrativa e tecnica del progetto, unitamente alla conformità urbanistica ed edilizia e all’importo del contributo concedibile.
La seconda ordinanza introduce alcuni correttivi di precedenti disposizioni tra cui si segnala l’inserimento dei costi per l’occupazione di suolo pubblico tra le spese ammissibili a contributo e la modifica dell’ordinanza che riguarda la frana di Ponzano. Attraverso tale ultima modifica è stato finalmente dato il via libera alla seconda fase del processo di delocalizzazione dell’abitato coinvolto dalla frana. L’amministrazione comunale di Civitella del Tronto potrà finalmente acquisire l’area, effettuare i trasferimenti di proprietà e far redigere il progetto delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria. Seguirà l’immediato trasferimento dei fondi da parte del commissario.
La terza ordinanza riguarda invece il funzionamento del comitato tecnico scientifico della struttura del commissario.
“Passaggi importanti per continuare in maniera più agevole il percorso della ricostruzione – ha affermato il presidente Marco Marsilio – per quanto concerne la frazione di Ponzano finalmente si avvia un percorso destinato a riconsegnare, oltre alle unità immobiliari, il senso di comunità per gli abitanti della zona che da anni hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni a seguito della frana.
Devo però lanciare l’allarme sul fatto che – ha aggiunto il presidente Marsilio – a poche ore dalla scadenza della proroga, il Governo non ha ancora deciso nulla sulla sorte del Commissario: nessuna sa se Farabollini sarà prorogato, confermato o sostituito. Evidentemente, le liti nella maggioranza di Governo (che il Presidente Conte aveva onestamente ammesso un mese fa) tengono ferma la scelta, con il rischio di bloccare la ricostruzione. Ci sono infatti altre ordinanze urgenti, che nei prossimi giorni saranno definite dai tavoli tecnici, per quanto riguarda i piani stralcio delle opere pubbliche, che senza il Commissario non possono essere istruite ed approvate. Invito la maggioranza di Governo a rinfoderare le sciabole e a prendere subito una decisione, perché la ricostruzione non può fermarsi neanche un’ora”.