Inoltre, sottolineando l’importanza di concentrarsi sul mondo giovanile, la Garante è impegnata per realizzare progetti e iniziative allo scopo di restituire ai ragazzi “quel senso di libertà e di creatività che le restrizioni hanno soffocato”. “Per un ritorno a scuola in piena sicurezza – ribadisce la Garante – è necessario agire sulla prevenzione. Credo che prima di rientrare in aula sia importante riproporre uno screening massivo sui 182 mila studenti di tutta la regione. Sperando che l’adesione sia totalizzante. È una responsabilità sociale di tutti”. Per quanto riguarda le difficoltà vissute dai più giovani nel corso di questa pandemia, Falivene osserva: “I ragazzi sono stati bravissimi, hanno reagito in modo eccellente e hanno una capacità di recupero maggiore degli adulti. Tuttavia si sono sentiti spesso responsabili anche di contagi avvenuti nelle loro case.
E sono stati sottoposti a restrizioni continue. È arrivato il momento di prenderci cura di loro – afferma la Garante – per questo bisogna sollecitare le scuole a puntare sulle attività all’aperto, sia per ridurre i rischi di contagio, maggiori in uno spazio chiuso, ma anche per restituire ai ragazzi un senso di libertà e offrire una novità che potrebbe entusiasmarli. L’idea potrebbe essere, seguendo il modello svedese, di fare lezioni all’aperto negli spazi esterni delle scuole, in parchi e aree verdi e, in città sulla costa come Pescara, facendo convenzioni con gli stabilimenti balneari. Penso sia importante stimolare la creatività dei giovani. Dare loro degli strumenti per esprimere emozioni e la loro vena artistica”. Inoltre, è in cantiere la realizzazione di una piattaforma “che si chiamerà Creofuturo – conclude Falivene – e per il quale lavoriamo in stretta collaborazione con il presidente del Co.re.com Abruzzo Ricardo Chiavaroli e in collaborazione con l’Associazione Autismo Abruzzo.
Sarà possibile frequentare corsi di recitazione, di regia, con il supporto e l’esperienza del regista Walter Nanni, dove i ragazzi potranno lavorare su cortometraggi, dove potranno riflettere sulle diversità, su bullismo e su cyberbullismo, su disagi alimentari e su tanti altri temi, che sfoceranno poi un festival che raccoglierà tutti i prodotti realizzati. L’obiettivo è offrire ai ragazzi nuove opportunità di espressione magari per raccontare o esorcizzare il loro malessere vissuto in un contesto storico senza precedenti. Tutti i progetti sono condivisi sia dal presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri sia dall’assessore regionale alle Politiche sociali Pietro Quaresimale che si sono mostrati particolarmente sensibili rispetto alle problematiche dei minori”.