La giunta regionale ha approvato i programmi obiettivo delle 4 Asl abruzzesi, finanziati in sede di Conferenza Stato-Regioni con risorse vincolate pari a 30 milioni e 314mila euro del Fondo sanitario nazionale.
Gli obiettivi, di carattere prioritario e di rilievo nazionale, sono contenuti in 6 linee progettuali: attività di assistenza primaria (5 milioni 985mila euro), sviluppo dei percorsi di umanizzazione all’interno dei percorsi assistenziali (998mila euro), sviluppo dell’assistenza domiciliare per cure palliative e terapia del dolore (2 milioni 457mila euro), piano nazionale prevenzione (7 milioni 907mila euro), gestione della cronicità con l’introduzione di modelli avanzati per l’assistenza e la riabilitazione delle persone in condizioni di fragilità e non autosufficienza (10 milioni 174mila euro), reti oncologiche (2 milioni 793mila euro). Ogni progetto si propone di centrare una serie di traguardi.
Per l’assistenza primaria, a esempio, si punta alla definizione e attivazione di percorsi di integrazione territoriale e professionale, che possano garantire assistenza ambulatoriale agli utenti nell’arco delle 24 ore in tutti i giorni della settimana, evitando in questo modo ricoveri impropri negli ospedali. Sul fronte dell’umanizzazione, invece, le azioni si concentreranno sulla cura delle relazioni e della comunicazione sia tra i professionisti, sia tra questi ultimi e il paziente, oltre al miglioramento dell’accoglienza, dell’orientamento e della presa in carico degli utenti e dei care giver.
L’obiettivo sulle cure palliative fa riferimento alla necessità di definire percorsi e procedure omogenei sul territorio per la presa in carico di pazienti oncologici, e non, che abbiano bisogno di queste particolari terapie, coinvolgendo medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, algologi, palliativisti, medici dei distretti e dei presidi ospedalieri, infermieri, fisioterapisti e psicologi. Particolare attenzione sarà ancora una volta riservata alla prevenzione: l’obiettivo posto in capo a ciascuna Asl è di raggiungere almeno l’80 per cento degli indicatori sentinella di tutti i programmi previsti nel Piano nazionale.
Per quando riguarda l’assistenza ai malati cronici (compresi coloro colpiti da demenze), le aziende sanitarie dovranno predisporre programmi che puntino alla deospedalizzazione del paziente, favorendo il recupero dell’autonomia personale e potenziando l’assistenza domiciliare o il ricorso a strutture residenziali e semiresidenziali extra ospedaliere. Per le reti oncologiche, infine, negli ultimi anni in Abruzzo sono stati compiuti notevoli passi avanti, con l’introduzione, tra l’altro, di specifici percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali.
I passi successivi ora si concentreranno sull’implementazione delle strutture operative funzionali a questi protocolli, su campagne di sensibilizzazione e informazione ai cittadini, sull’ampliamento della rete dei Centri di indirizzo al percorso clinico e dei call center oncologici aziendali. Le risorse disponibili sono state così suddivise: 5 milioni 122mila alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 6 milioni 604mila alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 5 milioni 439mila alla Asl di Pescara e 5 milioni 242mila euro alla Asl di Teramo.