Il sindaco di Teramo e presidente Anci Abruzzo, Gianguido D’Alberto, commenta positivamente l’odierna cabina di coordinamento tenutasi a Roma, presso la struttura del Commissario per la ricostruzione.
“Si è finalmente sbloccata – fa sapere – l’ordinanza che consente l’utilizzo delle 200 unità in più per gli USR e i Comuni, ai sensi del decreto sblocca cantieri. Un’approvazione su l’impulso delle richieste dei territori abruzzesi, che avevano chiesto e continuano a chiedere personale per poter contribuire alla ricostruzione; in particolare la ricostruzione leggera che tanto pesa con le pratiche B e C sullo spopolamento. Con l’approvazione di questa ordinanza, che adesso deve andare alla Corte dei Conti per la sua chiusura definitiva, finalmente avremo la possibilità di poter svolgere queste funzioni a tutela del nostro territorio nel dialogo con gli USR. È chiaro che pesa enormemente questo ritardo di sei mesi, anche perché questo ha comportato la perdita di una quota importante di 4 milioni di euro, quota che noi, io per primo, abbiamo chiesto sin da subito di recuperare, di ridestinarla e mantenerla”.
D’Alberto illustra che “un altro risultato importante raggiunto oggi è quello del recupero delle economie degli anni precedenti, sempre per avere ulteriore personale. Questa è un’azione che l’Abruzzo ha portato avanti con grande forza. Importanti, poi, le proroghe stabilite per la presentazione delle pratiche della ricostruzione leggera, B e C 31 giugno 2020 e al 31 Dicembre 2020 per la ricostruzione pesante. Una proroga che si incastra con quelli che sono i tempi relativi alla ordinanza della Protezione Civile per il CAS che però non deve costituire un elemento che possa poi portare un rallentamento ulteriore, perché tutti devono essere messi in condizione di poter entrare nelle loro abitazioni al più presto”.
E ancora: “Approvata anche la norma che prevede la possibilità dell’anticipazione ai professionisti, in attuazione delle modifiche apportate anche dal Decreto sisma al Decreto 189. Una norma finalizzata ad incrementare il rapporto fiduciario con i tecnici e i professionisti, ma soprattutto a sbloccare alcune situazioni finalizzate all’accelerazione dei tempi. Continua a non esserci una vera semplificazione, che sblocchi innanzitutto la ricostruzione pubblica. Questo è ciò che i nostri territori ci chiedono ormai in prossimità della fine di questo di questo anno”.