Abruzzo. Al termine dell’anno appena conclusosi, a seguito della pubblicazione da parte del Ministero della Salute dell’avviso pubblico per la presentazione di un progetto di ricerca applicata attinente l’accesso universale all’acqua, con particolare riferimento all’approvvigionamento idrico e alla gestione in sicurezza dei servizi igienico-sanitari, l’uso umano sano e il riutilizzo di acqua, coste e ambienti marini, la Regione Abruzzo, tramite il servizio Opere Marittime, ha presentato, in qualità di capofila, due progetti di ricerca applicata.
“La Commissione giudicatrice – ha reso noto il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale Umberto D’Annuntiis – ha approvato la graduatoria definitiva, che ha visto attribuire al progetto denominato ‘Acqua, Clima e Salute: dalla protezione ambientale delle risorse, all’accesso all’acqua, alla sicurezza d’uso (ACeS)’ un punteggio di 9.7, assegnando allo stesso il fondo proveniente da risorse del PNC – Piano Nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr, pari ad 699.593 euro. Per questo ringrazio il dirigente del Servizio Marcello D’Alberto e il direttore Emidio Primavera.
Il Servizio Opere Marittime si occuperà della gestione dei fondi suddetti e della loro rendicontazione, spettando il lavoro ancora più prezioso di realizzazione del progetto di ricerca alle cinque Unità Operative coinvolte, l’Ispra, l’Istituto Superiore di Sanità, l’ARPAE Emilia Romagna, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, l’Azienda Regionale Sanitaria della Toscana. Il progetto – ha concluso il
Sottosegretario D’Annuntiis – consentirà di tutelare la qualità delle acque adibite alla balneazione da qualsiasi tipo di contaminazione sia chimica che microbiologica, andando a ricercare una serie di contaminanti emergenti, al fine di fornire degli strumenti pratici che siano di supporto non solo ai tecnici, ma anche alla governance politica per prevenire ed eventualmente gestire di situazioni emergenziali che rischiano di deteriorare l’ambiente e di conseguenza nuocere alla salute dei cittadini”.