“Ho più volte affermato di non aver condiviso le modalità con le quali il tavolo nazionale del centrodestra ha affrontato la scelta dei candidati governatori per le Regioni chiamate prossimamente al voto.
Detto questo, un riassunto delle puntate precedenti mi pare d’obbligo”. Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, leader di ‘Idea’. “Fratelli d’Italia, partito al quale il tavolo ha assegnato la candidatura per la presidenza dell’Abruzzo – ricostruisce Quagliariello -, ha designato una terna e, all’interno di questa, ha dato un’indicazione preferenziale per il senatore Marco Marsilio.
Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, qualche giorno fa, ha aderito a tale indicazione. Ieri anche l’Udc, non presente al tavolo nazionale, per bocca del segretario Lorenzo Cesa ha dato il suo nulla osta. Solo alcuni giorni fa, il coordinatore regionale della Lega Giuseppe Bellachioma, in un’intervista, ha affermato la non esistenza di veti sui nomi della terna. Giunti a questo punto – prosegue -, sarebbe irresponsabile oltreché incomprensibile mettersi nelle condizioni, non ufficializzando la candidatura di Marsilio, di rischiare di perdere una partita che i sondaggi continuano a dare per vinta.
Anche perché, essendo le elezioni il 10 febbraio e il Natale alle porte, i tempi per poter raccogliere le firme necessarie per presentare liste non partitiche iniziano a scarseggiare, e non credo che il centrodestra voglia limitarsi a una somma di interessi partitici.
Alla luce della situazione che si è delineata, e visto che i candidati degli altri schieramenti sono già ufficialmente in campo e operativi – conclude Quagliariello -, come parlamentare eletto in un collegio uninominale in rappresentanza del centrodestra avrei sentito il dovere di questo richiamo alla responsabilità qualunque fosse stato il nome del presidente scaturito dalla consultazione tra le principali forze della coalizione”.