La Regione potenzia significativamente il soccorso tecnico sanitario a tutela di residenti e visitatori che scelgono l’Abruzzo in virtù della sua ampia offerta turistica sia estiva che invernale.
Dal primo agosto, la base di elisoccorso del 118 di Pescara ha aggiunto all’ordinaria operatività dell’eliambulanza la possibilità di elisoccorso in montagna e in luoghi impervi. Tutto ciò attraverso un nuovissimo e tecnologicamente avanzato elicottero AW 169, dotato di verricello per le operazioni aeronautiche cosiddette “speciali” e grazie alla presenza qualificata del tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino e speleologico abruzzese quale componente fisso dell’equipaggio di volo come previsto dalla normativa vigente.
Medici e infermieri ASL della base di elisoccorso del 118 di Pescara hanno seguito un iter tecnico-amministrativo lungo ed impegnativo per acquisire le competenze necessarie al conseguimento dell’abilitazione per lo svolgimento dei servizi sopra descritti passando anche attraverso l’addestramento in ambiente montano curato dagli istruttori della Scuola Nazionale tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e speleologico cui si aggiunge quella prettamente aeronautica per l’utilizzo del velivolo e del verricello tenuta degli istruttori piloti e tecnici di bordo professionisti della società Babcock, affidataria del servizio di elisoccorso. Così l’assessore alla Sanità Silvio Paolucci.
“Dopo un complesso iter, evidentemente non limitato alla semplicistica installazione di un’attrezzatura (il verricello) ma alla modifica della mission dell’intera base elicotteristica di Pescara, che diventa oggi anche base di soccorso impervio e montano, – ha dichiarato – la Regione si dota finalmente di due basi di elisoccorso speculari in grado di intervenire sul territorio integrandosi tra loro qualora se ne presenti la necessità, con evidenti vantaggi in termini di tempestività, di intervento anche in quei luoghi difficili da raggiungere”.
Secondo il presidente del Soccorso alpino e speleologico abruzzese, Giulio Giampietro, si è finalmente concretizzato quanto auspicato da tempo e cioè radicare l’operatività del soccorso e dell’elisoccorso tecnico sanitario sul territorio montano regionale. Giampietro non nasconde che l’impegno sia divenuto notevole, “ma come sempre lo svolgeremo con l’applicazione che ci caratterizza, grazie al lavoro dei nostri tecnici di elisoccorso che quotidianamente “turnano” 365 giorni l’anno nelle due basi, ma anche col supporto di tutti i tecnici dell’ente medici alpinisti, dei cinofili con le loro unità da ricerca da neve e da superficie, degli speleologi, dei forristi e dei tecnici di ricerca a terra.
Soprattutto, seguendo l’esempio di coloro che non ci sono più, caduti mentre svolgevano ciò in cui credevano fermamente a bordo dell’elicottero EC-KJT del 118 dell’Aquila”.