Con queste parole il vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari ha inteso sottolineare il disagio politico a fronte del documento contabile principale al vaglio dell’Assise regionale. “La sentenza della Corte costituzionale pone in risalto una precisa responsabilità del governo di centrodestra – sottolinea Pettinari – che avrebbe dovuto incrementare gli investimenti. Sollecitazione giunta anche dalla Corte dei Conti, senza conseguenza alcuna, tanto da far apparire la Regione Abruzzo come lo scolaretto che non ha saputo fare i compiti a casa”.
Il forte indebitamento del settore sanitario con oltre 100 milioni di euro, ha fatto sì per il Vice Presidente del Consiglio che: “La mobilità passiva schizzasse alle stelle per una cifra di 176 milioni di euro in uscita, a fronte di 82 milioni di euro in entrata, con un saldo fortemente negativo. Tanto che l’Abruzzo, a causa del Covid 19, va in disavanzo rispetto ad altre Regioni virtuose passate all’incasso anche dalla nostra Regione. Addirittura l’Abruzzo dovrà restituire 12 milioni di euro al MEF per i maggiori trasferimenti ricevuti”. Non mancano considerazioni negative rispetto al Bilancio anche per le rate di ammortamento passate da venti a dieci anni, con una quota annua di 17,4 milioni di euro “Da reperire in bilancio – sottolinea Pettinari – soldi che verranno tolti certamente ad altri servizi per i cittadini. Come? Denaro recuperato dalle cartolarizzazioni? Ovvero dal tesoretto che si è liberato?” Non è chiaro cosa accadrà inoltre per il piano sociale regionale ancora in regime di proroga: “Siamo di fronte al buio più totale, anche in assenza di un piano sociale degno di questo nome, visto il continuo ricorso alla proroga.
Senza contare il contributo una tantum per le micro imprese e gli autonomi di 4 milioni stanziati a fronte di seimila istanze. Verranno infatti finanziate solo duemila aziende mentre altre quattromila resteranno fuori. Con quale criterio? Chi resterà fuori e quando verranno erogati gli aiuti?” Dimenticando che allo stato attuale ancora non è previsto alcun aiuto alle famiglie dei malati oncologici, mentre per il Napoli calcio si sono trovati i fondi per altri tre anni. “Non ultima, la cronica distrazione di questo governo regionale rispetto al patrimonio Ater con un fabbisogno di interventi pari a 200 milioni di euro, mentre dal PNRR dovrebbero arrivare solo 50 milioni – conclude Pettinari – senza che un solo progetto preliminare presentato dai quattro Ater abruzzesi abbia ottenuto la dovuta approvazione, motivo per il quale sarò costretto a presentare cinquantamila emendamenti a fronte di tanta inerzia”.