I circa 23mila agriturismi presenti nella Penisola svolgono anche un’importante funzione di traino per le economie locali, come dimostrano le zone del terremoto dove nonostante le difficoltà si stima di aumento del 10% delle presenze secondo Coldiretti.
“L’Abruzzo è in linea con il trend nazionale – dice Coldiretti Abruzzo – ma certamente bisogna fare un distinguo tra le zone comprese nel cratere, che ancora fanno fatica a ripartire, e quelle fuori del cratere. Per quanto riguarda le zone direttamente provate dal sisma si nota certamente un piccolo miglioramento rispetto allo scorso anno.
La speranza è comunque che le cose migliorino sempre di più complice proprio l’appeal suscitato dalle tradizioni alimentari di cui gli agriturismi sono custodi”. Altro discorso per le zone fuori dal cratere, dove le prenotazioni sono fortemente aumentate rispetto allo scorso anno facendo registrare nella gran parte dei casi il tutto esaurito. Gettonatissima la Pasqua con pranzo e passeggiata annessa, ma il boom di prenotazioni si è registrato anche per Pasquetta.
“Per chi non ha prenotato sarà sicuramente difficile trovare un posto a tavola – dice Coldiretti Abruzzo – la capacità di mantenere inalterate le tradizioni alimentari nel tempo con menù di Pasqua locali a base prodotti di stagione a chilometri zero e biologici è la qualità più apprezzata dagli ospiti degli agriturismi dove è in continua crescita anche l’offerta di servizi aggiuntivi come passeggiate all’aria aperta a piedi e in bicicletta, trekking, lezioni di equitazione e tiro con l’arco, ma anche corsi in cucina o di orticoltura”.
A livello nazionale, Coldiretti stima che per la Pasqua 2018 gli agriturismi siano fra le mete privilegiate visto che la paura del terrorismo internazionale condiziona la scelta di viaggio di quasi un italiano su quattro che vuole restare lontano da ansi e preoccupazioni privilegiando il relax e la tranquillità delle vacanze in campagna grazie alla bellezza dei paesaggi e alla qualità dell’offerta gastronomica con la possibilità di scegliere fra 293 specialità Dop/Igp registrate a livello comunitario, 523 vini Docg, Doc e Igt e 5047 prodotti tradizionali.