“Apprendiamo, solo da notizie di stampa, che il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, ha provveduto, il 26 novembre, alla nomina di Paolo Gatti come componente della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti della Regione Abruzzo.
Prendiamo atto della sostanza del provvedimento e, soprattutto, del fatto che, nonostante i ripetuti richiami della Lega a una maggiore concertazione delle decisioni, il “metodo Marsilio” non sia affatto cambiato nel corso dei mesi, continuando a perseguire la via di scelte effettuate in maniera pressoché personalistica. Constatiamo con favore, invece, quella che è quasi un’anomalia: Paolo Gatti, stranamente, non è romano”. Lo dichiara il coordinatore regionale della Lega Abruzzo, Luigi D’Eramo.
Nazario Pagano (Forza Italia): nomina inopportuna. Sulla nomina del componente non togato della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti Abruzzo, Forza Italia e io personalmente non solo non abbiamo mai cambiato idea ma neppure abbiamo mai pensato a indicare un candidato o una rosa di nomi: semplicemente e in maniera del tutto trasparente, come più volte affermato in pubblico e nei fatti, riteniamo che tale nomina sia inopportuna, non funzionale all’organismo contabile e sostanzialmente inutile per un miglior funzionamento del Consiglio regionale. Il fatto poi che essa gravi per un milione di euro in un quinquennio aggiunge alla voluttuarietà della decisione politica un pesante esborso che grava sulle tasche degli abruzzesi tutti, prima ancora che su quelle della Regione Abruzzo.
È pertanto una disinvolta e strumentale interpretazione, nella quale alligna una punta di gratuita velenosità, voler attribuire tanto a me quanto a Forza Italia una sorta di rancore o di rabbia per non aver messo l’ultima parola su una vicenda che ha paternità ben precise. La mia parola, l’unica, è ben espressa inequivocabilmente sugli atti della Giunta Chiodi, quando all’epoca rivestivo la carica di presidente del Consiglio regionale. La nostra volontà è stata quella di non assegnare l’incarico, proprio in un’ottica di buona amministrazione e di risparmio per le casse pubbliche. Una volontà formalizzata e rispettata con coerenza, che non è certo cambiata adesso. Nella pienezza del mio ruolo di Presidente del Consiglio regionale ritenni non fosse etico nominare questo profilo e mi assunsi la piena responsabilità di questa decisione. Che oggi ribadisco con convinzione.
Mi corre l’obbligo ricordare che il sottoscritto ha manifestato sia al Presidente Marco Marsilio sia al Presidente Lorenzo Sospiri l’intenzione di non attribuire quell’incarico, neanche nell’ottica peraltro legittima dello spoil system. Allora risparmiammo un milione di euro che adesso viene speso nel nome di una logica che non è certamente la mia, che non condivido e che non avallo, in piena coscienza e nella piena serenità della scelta.