Nel corso del suo intervento, Falivene ha voluto sottolineare come l’Abruzzo sia “la prima regione in Italia a dotarsi di un database con i dati dei minori che vivono nelle case-famiglia o dati in affido. Un primato davvero importante se consideriamo che attualmente nel nostro Paese non è possibile avere un quadro sul reale disagio familiare dei bambini dati in affido alle case famiglia”.
“Un aspetto da non sottovalutare e sul quale intendiamo porre la massima attenzione – ha spiegato Falivene – riguarda gli addetti ai lavori che grazie alla Legge che istituisce l’Ispettorato alle Funzioni sociali potranno avvalersi di un confronto utile ad evitare eventuali errori di valutazione in ambito minorile. Inoltre, stiamo lavorando anche con le Università dell’Aquila e di Chieti-Pescara per sottoscrivere protocolli d’intesa ad hoc”.
“L’infanzia va tutelata a tutti i livelli” ha rimarcato la Garante che è tornata a ribadire il suo impegno “per permettere al sistema degli affidi di essere più efficace e trasparente”. “Per questo – ha concluso Falivene – sono quanto mai indispensabili degli interventi normativi che devono andare di pari passo con una intensificazione dei controlli sulle strutture”.