Secondo Lolli, infatti, l’emendamento approvato si sarebbe ottenuto grazie al PD. Peccato che lo stesso emendamento era già stato comunicato dal M5S all’assemblea dei Sindaci, tenutasi lo scorso 15 ottobre a L’Aquila. Ne parlai io sessa nel mio intervento. Quindi nulla di nuovo se non l’ennesima mistificazione operata con la connivenza di qualche organo di stampa”.
Lo afferma la consigliera regionale, oggi candidato Presidente di Regione Abruzzo, Sara Marcozzi che in quella sede fu applaudita proprio da Lolli quando, carte alla mano, espose alla platea, quasi esclusivamente del partito democratico, quanto il Governo ha fatto e sta facendo e il contenuto dell’emendamento che si sarebbe votato di lì a qualche giorno in Commissione. E cosi è stato.
“Questa vicenda sta rasentando il ridicolo” commenta Sara Marcozzi “politicanti di destra e sinistra hanno continuato a parlare di scippo di fondi, sebbene mai nessuno scippo ci sia stato! Oggi, con l’approvazione dell’emendamento, abbiamo accelerato il processo di messa in sicurezza delle nostre autostrade”.
Prosegue Marcozzi:”Ma le bugie hanno le gambe corte, anzi cortissime.
Noi continueremo a smentire ogni falsità. La priorità per questo governo è la sicurezza dei cittadini e abbiamo sempre lavorato in questa direzione. Il Partito democratico con la sua propaganda ha rischiato di ritardare gli interventi con una polemica inutile e dannosa sui progetti del masterplan. (Lavori su cui vigileremo costantemente per monitorare i tempi di realizzazione delle opere). Intanto andiamo avanti sempre con la testa alta e la forza di chi sa di lavorare per il bene degli abruzzesi. Questi signori, non ci stancheremo mai di dirlo, non hanno neanche la decenza di tacere davanti al paese disastrato che hanno lasciato agli italiani.
Tentano di buttare tutto in un calderone fatto di annunci, mistificazioni e sterili attacchi, sperando nella poca memoria dei cittadini. Ma si sbagliano, noi saremo sempre pronti a rinfrescare la memoria, a loro e a chi fa finta di dimenticare gli ultimi anni per mero interesse. Andiamo avanti, abbiamo un Paese da cambiare e una Regione da governare”. Così conclude Sara Marcozzi.