In Commissione non sono bastati i voti della maggioranza a fermare due importanti mozioni a favore della sanità e della sicurezza sul lavoro.
Si dimostra ancora una volta come questo centrodestra sia litigioso all’interno, superficiale nel seguire i lavori del Consiglio e mai realmente vicino alle tante criticità degli abruzzesi”. Lo dichiarano i consiglieri regionali di centro sinistra, Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Americo Di Benedetto, Sandro Mariani e Marianna Scoccia, dei gruppi Pd, Legnini Presidente, Abruzzo in Comune e Gruppo Misto, a margine della seduta della Quinta Commissione “Salute, Sicurezza sociale, Cultura, Formazione e Lavoro”, in riferimento a due mozioni del consigliere pentastellato, Francesco Taglieri.
“La prima mozione, dedicata al tema dei dispositivi di protezione individuale – spiegano i Consiglieri – impegna il Presidente della Giunta regionale a stabilire una linea guida per la corretta valutazione dei rischi nei diversi contesti lavorativi degli operatori sanitari. Inoltre, invita l’Esecutivo a sottoscrivere un protocollo unico sull’utilizzo dei DPI, in particolare per il personale sanitario impegnato nella lotta contro il Covid-19”. “La mozione n.12, sempre a firma Taglieri – continuano i gruppi di opposizione – indica dei parametri di buon senso per l’Inquadramento nel ruolo sanitario della dirigenza medica, per i medici convenzionati operanti nel settore dell’emergenza-urgenza sanitaria territoriale in attuazione dell’art.100 dell’ACN per la Medicina generale del 23 marzo 2005”.
“Non si spiega perché i rappresentanti della maggioranza in Commissione – dicono in conclusione Paolucci, Pepe, Blasioli, Pietrucci, Di Benedetto, Mariani e Scoccia – si siano opposti così duramente a queste indicazioni legittime a tutela dei lavoratori della sanità. Rimane per loro la figuraccia di non essere riusciti, con i soli voti dei presenti, a compiere l’ennesimo atto di arroganza politica. Questo fatto si aggiunge a tutti gli altri segnali di confusione che fanno vacillare la credibilità e la compattezza delle forze di centro destra in Consiglio”.