Questo progetto, una volta approvato definitivamente, dovrà essere finanziato con i capitali provenienti dall’ormai noto “Recovery Fund”. Si tratta di un progetto dai costi, ovviamente, estremamente elevati, oltre i 6/7 miliardi di euro, e prevede, esattamente come indicato dai tecnici di SenAlfa per conto del MoVeTe, molti interventi strutturali e molte soluzioni che ridurranno l’impatto dell’opera sul territorio. La costruzione della nuova ferrovia richiederà anni, darà lavoro a migliaia di operai e tecnici, e rivitalizzerà già in corso d’opera l’economia abruzzese.
A fronte di tutto questo, generano una sostanziale ilarità le grida di allarme delle consorterie politico-affaristiche-giornalistiche abruzzesi che lamentano la riduzione da 700 a 600 milioni dello stanziamento per i lavori di modifica del tracciato esistente (con conseguente perdita di guadagni privati e voti clientelari) lavori praticamente inutili che si spera solo non si traducano in un rallentamento della messa in atto del nuovo progetto. Il MoVeTe, estremamente fiducioso in una concreta realizzazione di quanto da questo Comitato promosso, progettato e proposto a RFI e al Ministro De Micheli, con pubblico avallo del Premier Conte, terrà costantemente informata l’opinione pubblica sullo stato di avanzamento del Progetto.
Ribadiamo, infine, la nostra ferma volontà a fornire contributi utili al miglioramento dello stesso sia in termini di funzionalità che di utilità per il nostro territorio.