La levata di scudi della Lega, oltre a ricordare al Presidente Marsilio e alla maggioranza chi “comanda” in Regione, certifica l’inconsistenza e l’inconcludenza della compagine di Governo, sottolineando sempre di più la lontananza del Presidente Marsilio dai problemi degli abruzzesi e persino dai suoi alleati”. “L’unica preoccupazione emersa finora – prosegue Legnini – sembra essere quella di fare incetta di poltrone, con spartizioni vergognose e senza precedenti, annotate su pizzini, trattative paralizzanti e violazione delle procedure.
Nel frattempo le urgenze della nostra regione attendono invano risposte che non arrivano: la ricostruzione post sisma continua ad essere bloccata, sul lavoro e sulle crisi aziendali c’è latitanza, nessun cantiere infrastrutturale è partito benché le risorse siano disponibili e consistenti, l’aumento insopportabile delle tariffe autostradali non trova copertura finanziaria, il piano di riordino della rete ospedaliera è in alto mare e la minaccia dell’autonomia differenziata rischia di impoverire ancora di più la nostra regione”.
“Li incalzeremo su tutto per evitare il caos, come abbiamo già fatto in questi mesi sui dossier più importanti conclude Legnini – sulle poche e pasticciate leggi regionali e sulle grandi emergenze della nostra regione che per il centrodestra sono state solo oggetto di propaganda elettorale prima del voto”.