La Regione Abruzzo ha prorogato al 2020 l’attuazione della legge regionale per il contrasto al gioco patologico, originariamente prevista per il 21 novembre 2018. Nel testo – datato 24 agosto – sulle “Modifiche alla legge regionale 9 luglio 2016, n. 20 (Disposizioni in materia di Comunità e aree montane) e ulteriori disposizioni”, sono state inserite le modifiche all’articolo 3 della legge regionale sul gioco del 2013.
Le disposizioni in questione vietavano nuove aperture nel raggio di 300 metri dai luoghi sensibili (come scuole, luoghi di culto, strutture sanitarie) e stabilivano che le autorizzazioni per le sale da gioco e per l’installazione di apparecchi (slot machine e videolotteries) già esistenti sarebbero decadute entro cinque anni dall’entrata in vigore della legge. Nelle modifiche approvate a fine agosto, spiega Agipronews, le parole «cinque anni» sono sostituite da «sette anni».
Una svolta che arriva dopo le prime mosse dei Comuni per attuare le disposizioni originarie. Quello di Teramo è stato uno dei primi a muoversi: l’amministrazione ha inviato nei giorni scorsi una lettera gli esercenti, ricordando la scadenza del 21 novembre e comunicando che entro il 22 settembre andrà presentata la nuova richiesta di autorizzazione, in accordo con i requisiti di legge. Istruzioni che presumibilmente saranno modificate vista la proroga arrivata dalla Regione.
Secondo gli ultimi dati del Mef,conclude Agipronews, sono più di 7mila le slot presenti in Abruzzo; circa 400 i punti scommesse, mentre arrivano a 6 le sale bingo.