Il Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Pd, Dino Pepe, ha presentato un Progetto di Legge che ha per oggetto “Istituzione del fondo speciale per lo stoccaggio privato dei vini di qualità abruzzesi”.
“L’obiettivo a cui punta questa iniziativa – sottolinea l’ex Assessore Regionale all’Agricoltura – è quello di contenere, nel miglior modo possibile, le conseguenze economiche dovute all’emergenza epidemiologica legata al Covid-19 e favorire così la ripresa e lo sviluppo delle imprese vitivinicole, in particolare quelle che producono vini di qualità in Abruzzo. Queste infatti, a causa delle norme di contenimento della pandemia, hanno subito sensibili contrazioni nelle vendite che potrebbero minarne il futuro già a stretto giro”. Secondo Pepe, per raggiungere tale obiettivo, la Regione Abruzzo dovrà impegnarsi a istituire un apposito fondo, denominato appunto “Fondo speciale per lo stoccaggio privato dei vini di qualità abruzzesi” con una dotazione finanziaria adeguata al settore.
“Con tale “equipaggiamento” la Regione andrà sostanzialmente a sostenere, in maniera tangibile, una delle economie cardine del nostro territorio – prosegue la nota – in ballo c’è infatti il futuro di tanti piccoli e piccolissimi produttori abruzzesi che, ormai da molti mesi, soffrono gli effetti della pandemia con la conseguenza di trovarsi nella grave condizione di avere una significativa quantità di vino di qualità, spesso DOCG/DOC e IGT, che è rimasta invenduta nelle cantine e che, stando alle più realistiche previsioni, non troverà una collocazione sul mercato, nazionale e internazionale, a stretto giro”.
“Purtroppo devo segnalare che nella seduta odierna della IV Commissione, che era chiamata ad esaminare il provvedimento per dare il parere sulla conformità della proposta di legge all’ordinamento europeo, la maggioranza, che fino ad ora non ha prodotto nulla per questo comparto, è scappata dalle proprie responsabilità rinviando la trattazione ad una nuova seduta adducendo motivazioni al quanto improbabili. Questo atteggiamento della maggioranza di centrodestra sta danneggiando oltremodo territorio e le sue eccellenze. Ritengo – sottolinea Dino Pepe – che la Regione Abruzzo ha il dovere di proteggere il proprio vino ed i produttori locali il nostro è un prodotto di alta qualità che, grazie alle sue caratteristiche distintive, avrebbe certamente trovato una collocazione in fasce medio alte del mercato nazionale ed internazionale. Questa, tra le altre, è la principale motivazione per la quale molti produttori abruzzesi non hanno aderito alle misure di distillazione volontaria, attivate a livello nazionale, né hanno accettato di cedere il loro prodotto a prezzi assolutamente non remunerativi”.
“C’è in gioco il futuro del nostro “oro rosso”, quello di una delle economie più floride della nostra regione, ma soprattutto di un comparto che, negli anni, è diventato un vero e proprio fiore all’occhiello, un biglietto da visita dell’Abruzzo nel mondo!” conclude il Vice Capogruppo Regionale del Partito Democratico. “Urgono, per questo, risposte urgenti e concrete, anche in considerazione della prossima, imminente vendemmia, i nostri produttori non possono infatti attendere le classiche promesse a cui il centrodestra ci ha ormai abituato! Mi auguro che la Giunta Marsilio lo capisca presto e non faccia con loro gli stessi errori già fatti con i balneatori, i ristoratori, gli albergatori e tutte quelle categorie che ancora sono nella vana attesa dei ristori più volte promessi, ma mai arrivati”.
La replica di Mauro Febbo. Le affermazioni dell’ex assessore Pepe sono assolutamente fuori luogo e offrono una versione strumentale e distorta di quanto accaduto oggi in Commissione e di quali sono i rilievi sollevati in merito al suo progetto di legge. Ritengo doveroso quindi fare alcune precisazioni per ristabilire la verità. Nessuno mette in discussione la necessità di intervenire a sostegno del sistema vitivinicolo e questa maggioranza non si è mai sottratta ai propri doveri e alle proprie responsabilità. Il testo presentato da Pepe, però, presenta 3 evidenti criticità sulle quali ho posto l’attenzione nel corso dei lavori odierni chiedendo il rinvio della discussione di merito in Terza Commissione che è quella competente. Punto primo: lo “stoccaggio” è temporalmente incompatibile con l’imminente inizio della nuova vendemmia.
Punto secondo: non possiamo generalizzare la misura di sostegno verso chi non ha la cosiddetta filiera completa (dalla produzione all’imbottigliamento) ma indirizzarla solo a chi sostiene la parte finale del processo, ovvero l’imbottigliamento. Punto terzo: andrebbe valutato se il ristoro debba essere indirizzato verso le produzioni di qualità (Doc e Igp). Alla luce di queste precise considerazioni, che nulla hanno di pretestuoso, a differenza delle dichiarazioni di Pepe, si è semplicemente chiesto il rinvio alla Commissione di merito che si terrà nei prossimi giorni”. Così il capogruppo di FI Mauro Febbo risponde in replica alle dichiarazioni di Dino Pepe.