Insieme al sottosegretario alla presidenza con delega ai Trasporti, Umberto D’Annuntiis
(Fi) e al vice presidente della Giunta, Emanuele Imprudente (Lega), Marsilio ha snocciolato uno ad uno i temi per i quali l’Abruzzo “è stato preso per il naso” e “da due anni è tutto fermo”.
“Attendiamo di ora in ora – ha incalzato – la pubblicazione ufficiale del decreto semplificazioni. In attesa di avere un documento vero, le bozze circolate e le slide proiettate per il progetto ‘Italia veloce’ ci permettono di fare qualche considerazione e di piantare i paletti. Avvisiamo il governo che quanto sta accadendo per l’Abruzzo non è sufficiente. Ci attendiamo una diversa attenzione”. Marsilio ha spiegato che riguardo alla velocizzazione della tratta ferroviaria Roma-Pescara, Conte parla erroneamente di alta velocità: “Si tratta del potenziamento della linea esistente e non è una novità, ma quello che stiamo facendo noi con i fondi disponibili, al momento pochi e insufficienti.
Se esiste un tavolo tecnico su questo è perché il sottoscritto lo ha stimolato, anche se do atto a Zingaretti e al ministro De Micheli (Mit) di aver raccolto l’invito. Peraltro, il tavolo ha concluso i lavori nei tempi previsti, lo scorso 2 luglio, dopo essersi insediato a marzo. Presenteremo a breve i risultati, si parla di un aumento delle prestazioni della rete esistente che deve portare, investendo almeno il triplo dei fondi disponibili, a realizzare il collegamento tra i due estremi entro le due ore e consentire nelle tratte intermedie pendolarismo rapido e un turismo efficiente.