Sono 18 gli orsetti nati nel Parco nazionale d’Abruzzo. Un risultato accertato al termine della conta delle femmine con prole, un conteggio cumulativo delle unità famigliari di orso bruno marsicano che viene svolta annualmente dal Parco attraverso il Personale del Servizio Scientifico del Parco in collaborazione con i Guardiaparco, i Carabinieri Parco e i volontari del Servizio Civile.
Le operazioni di conta hanno come scopo quello di stimare la produttività della popolazione di orso bruno marsicano nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e nell’Area Contigua.
Per ottenere i risultati, dal 7 aprile al 7 settembre sono stati realizzati 145 turni di osservazioni dirette per un totale di quasi 400 ore di appostamento. A tali attività di osservazione si aggiungono anche quelle di videotrappolaggio, svolte sistematicamente a partire dal 18 febbraio fino al 20 ottobre. In tutto, sono state attivate 49 fototrappole, di cui 37 all’interno dell’Area Contigua e 12 dislocate in aree immediatamente esterne all’Area Contigua.
Viene altresì svolta una verifica delle osservazioni e segnalazioni da parte di terzi, raccolte nel corso dell’anno.
I risultati dello studio: tanti nuovi cuccioli d’orso in famiglia
Alla luce dell’unificazione dei risultati ottenuti attraverso le diverse tecniche impiegate, è stato conteggiato un numero minimo di 7 femmine di orso bruno marsicano associate a cuccioli dell’anno, per un totale di 16 nuovi orsi nati nel 2023, per 14 dei quali è stata accertata la sopravvivenza alla stagione autunnale.
I due cuccioli che purtroppo non sono sopravvissuti alla stagione autunnale sono quelli dell’orsa F21 – Bambina., che all’inizio della stagione era stata osservata nella zona di Monte Pratello – Piano 5 Miglia, con 3 cuccioli dell’anno, 2 dei quali scomparsi dopo pochi giorni in circostanze e condizioni sconosciute.
Al conteggio così effettuato è poi stata aggiunta anche una ottava unità famigliare, ovvero una femmina con 2 piccoli dell’anno, osservata nella Riserva Naturale del Monte Genzana.
Complessivamente, sotto un profilo tecnico e statistico, i dati derivanti dagli avvistamenti e realizzati dal personale della Riserva sono stati inclusi nel processo di analisi che stabilisce l’unicità di questa segnalazione rispetto a quelle effettuate nell’area del PNALM/Area Contigua. Grazie all’utilizzo dei criteri spazio – temporali è infine stato possibile distinguere l’unità famigliare da tutte le altre osservate dal Personale del Parco.
