La crisi generalizzata sta avendo un impatto crescente in termini nefasti sui trasporti; il calo chi utilizza i mezzi pubblici è vertiginoso e, purtroppo, aumenta in modo esponenziale. Insomma una vera e propria emorragia alla quale è urgente provare a mettere un argine.
Per far fronte a questa sciagura prima che l’intero settore dei trasporti collassi, tre idee da rivolgere al Governo Regionale potrebbero contribuire ad aiutare un settore ad alta rilevanza strategica nell’economia dell’Abruzzo; provvedimenti applicabili per tutte le imprese pubbliche e private che operano all’interno del territorio regionale e che non comportano lo stanziamento di ulteriori risorse a carico del Bilancio regionale.
Invarianza di contributo a fronte della riduzione dei servizi
La possibilità di attuare, sempre ad invarianza di corrispettivo, una rimodulazione ancora più consistente dei servizi parametrandola all’effettiva domanda di mobilità. In questi giorni, infatti, si sta assistendo ad un vertiginoso calo degli utenti, 3 o 4 persone al massimo sui mezzi. Andrebbe infatti attuata un’ulteriore rimodulazione, anche al di sotto del 50 per cento sempre a parità del corrispettivo contributo, per alcune fasce orarie e per quelle aree in cui attualmente non c’è domanda, garantendo sempre e comunque il pendolarismo dei lavoratori.
Anticipazione pagamento prima quadrimestralità 2020
Anticipare di due mesi il pagamento della prima quadrimestralità che per TUA ammonta a circa 27,5 milioni di euro, per consentire alle aziende di far fronte alla crisi di liquidità che deriva, in prima istanza, dal calo esponenziale della vendita dei titoli di viaggio. Questa misura, infatti, non ha alcun impatto economico per la Regione Abruzzo in quanto si tratta di risorse già stanziate nel bilancio regionale e nel Fondo del Trasporto Pubblico. Liquidità che permetterebbe all’azienda unica regionale e agli altri vettori regionali di poter procedere senza difficoltà al pagamento degli stipendi e a quello dei fornitori non contribuendo, di fatto, ad aggravare una situazione già di per sé delicata per coloro che lavorano nell’indotto.
Ricorso agli ammortizzatori sociali
Ricorrere, anche attraverso un iter velocizzato, agli ammortizzatori sociali. Una necessità non solo per TUA ma per tutte le imprese che orbitano nel settore dei trasporti, affinché l’emergenza Covid-19 non riverberi i suoi effetti devastanti sui posti di lavoro, in particolare su eventuali esuberi che si venissero a creare a seguito della riduzione dei servizi pur avendo messo in atto quanto previsto dal DPCM dell’11 marzo relativamente alla fruizione delle ferie.
Tre semplici ma efficaci idee attraverso le quali garantirebbe la stabilità del settore dei trasporti in una fase così delicata e, purtroppo, in uno scenario in divenire e poco rassicurante.
Gianfranco Giuliante (Presidente TUA)