I 54 navigator abruzzesi manifesteranno domani martedì 9 febbraio, a L’Aquila, dinanzi alla prefettura, al pari di altre città italiane per chiedere il rinnovo del proprio contratto, in scadenza ad aprile.
I sindacati UilTemp, Nidil Cgil e Felsa Cisl hanno proclamato una giornata di mobilitazione nazionale.
“Questa situazione di indeterminatezza è insopportabile, rispetto all’incertezza sulla continuità occupazionale di 54 lavoratori e lavoratrici, che hanno assolto e stanno assolvendo, in piena crisi occupazionale e sanitaria, al delicato compito di dare sostegno alle fragilità economiche e sociali dei cittadini abruzzesi e in relazione all’impatto che avrebbe sui servizi alla collettività, che ne uscirebbero decisamente impoveriti”, scrivono in una nota congiunta FELSA CISL – NIDIL CGIL – UILTEMP.
“Non c’è tempo da perdere: si tratta di riconoscere la dignità di questi professionisti insieme a quella dei beneficiari della misura di sostegno al reddito. Chiediamo che, si proroghino intanto i contratti in scadenza al 30 aprile e si
imbastisca una riflessione più ampia che veda tali figure protagoniste di un processo di rinnovamento del sistema delle Politiche Attive del Lavoro in tutto il Paese, affinché si generi realmente nuova occupazione, favorendo un accompagnamento dei disoccupati nella delicata fase della ricollocazione.
Di anno in anno, assistiamo alla triste conta dei tantissimi, giovani e non, che abbandonano i nostri territori. La proroga dei Navigator sta proprio in questo solco di ragionamento: non possiamo lasciarci scappare l’opportunità di mettere a valore questi professionisti in un momento di enorme sofferenza del mercato del lavoro Abruzzese.
Il 31 marzo, qualora non venisse prorogato il divieto di licenziamento, saremo di fronte ad una nuova emergenza occupazionale, che nella fase pandemica ha già fortemente impatto su giovani e donne: chiediamo Politiche per il Lavoro inclusive e di qualità per tutte e tutti, che rendano il più agevole possibile l’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro.
Questa mobilitazione vuole rompere gli indugi che si riscontrano a livello nazionale rispetto alla proroga dei contratti dei Navigator, ma da qui, dall’Abruzzo, vuole essere anche il segnale di un territorio intero che vuole davvero invertire la tendenza dei tassi di inattività, di disoccupazione e di marginalità.
Non possiamo consentire uno sperpero di professionalità qualificate e formate, il Paese tutto ne ha un gran bisogno, e in particolare ne ha bisogno l’Abruzzo”.