Al ricordo, necessario, di questa terribile pagina di storia deve seguire la costruzione di un futuro migliore in cui episodi come questi non abbiano più a ripetersi. La discriminazione avvelena i pozzi della nostra vita sociale e politica”.
Così il presidente della giunta regionale Marco Marsilio è intervenuto oggi all’evento “Ricordo Storia Futuro” organizzato dalla Regione Abruzzo e dal Comune dell’Aquila, in occasione della Giornata della Memoria, per commemorare le vittime della Shoah ed offrire un momento di riflessione e approfondimento storico-culturale. Circa 250 scuole coinvolte, con docenti e studenti collegati in streaming. Dopo i saluti istituzionali del Presidente Marsilio sono intervenuti il sindaco, Pierluigi Biondi, l’assessore regionale all’istruzione Pietro Quaresimale e la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Antonella Tozza. In collegamento video, Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma e Alberto Di Castro, della Fondazione beni culturali ebraici in Italia.
Letture e interpretazioni, tratte da opere riguardanti il tema della Memoria, sono state degli attori Roberto Ianni, Luca Centi Pizzutillo, Luca Serani e Giuseppe Tomei dell’associazione ‘Ricordo’ e della giovane attrice e studentessa aquilana, Mariafrancesca Tomassetti. Accompagnamento musicale a cura della violoncellista Flavia Massimo.
“Un apprezzamento particolare – ha proseguito Marsilio – voglio rivolgerlo alle istituzioni e ai dirigenti scolastici, ai docenti e più in generale al mondo della “scuola”, che ha un compito basilare nella formazione di una cultura che, memore del passato, possa costruire le fondamenta per un futuro privo di ingiustizie e discriminazioni. È nella scuola – oltre che nella famiglia, naturalmente – che si forma la coscienza dei giovani e questa giornata ci aiuta a ricomprendere e diffondere i valori della solidarietà e del rispetto reciproco, affinché si realizzi quella pacifica convivenza in grado di combattere e sconfiggere quei pregiudizi che sembrano riesplodere con rinnovata violenza nelle società attuali. Perché non c’è solo la discriminazione nei confronti degli ebrei. L’occasione di riflessione che ci è data da questa giornata non deve limitarsi a una mera e fugace celebrazione, pertanto, ma diventare prassi virtuosa nei comportamenti quotidiani”.
“La memoria – ha dichiarato il sindaco Biondi – non è soltanto il recupero della storia di un luogo o di un popolo. Riconoscere la propria identità significa riconoscere le altre identità e i loro diritti. Riconoscere la memoria attraverso l’identità è apertura al prossimo, rifiuto dell’intolleranza, della concezione che qualcuno in quanto differente da noi sia inferiore o non abbia le stesse nostre prerogative. In questa terra conosciamo bene l’importanza preziosa del recupero dell’identità con cui la comunità contribuisce ad affermarsi. La memoria è una premessa di libertà: quando è condivisa e matura è elemento essenziale per la convivenza civile.
Le istituzioni, le donne e gli uomini dello Stato, impegnati nella crescita dei ragazzi e delle nostre comunità, devono sollecitare l’esercizio della memoria tra le giovani generazioni, oggi molto spesso costrette all’isolamento per la pandemia, che può generare disinteresse verso ciò che è accaduto. Grazie al grande lavoro della scuola e degli insegnanti i nostri figli possono continuare a coltivare la curiosità e, attraverso questa, la conoscenza per una crescita ispirata a sentimenti di giustizia e solidarietà. Mi piacerebbe che i nostri ragazzi recuperassero l’istinto di non arrendersi di fronte al nichilismo e gridare che la vita è più forte della morte, il ricordo di chi ha sacrificato la propria vita è più forte dell’odio, dell’intolleranza. All’Aquila – ha aggiunto il primo cittadino – stiamo facendo molto su questo tema: dal ripristino delle pietre d’inciampo e l’apposizione della targa dedicata al questore Palatucci, fino al conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre. E continueremo a marzo, con una giornata in cui in questa città verranno conferite delle onorificenze di Giusto tra le nazioni da parte dell’Ambasciata di Israele su indicazione dello Yad Vashem”.
“L’insegnamento della Shoah – ha concluso l’assessore Quaresimale – è uno strumento di educazione e di conoscenza indispensabile di cui dobbiamo avvalerci per penetrare le coscienze, a cominciare da quelle delle giovani generazioni, come antidoto ad ogni forma di odio e discriminazione basata sull’etnia, sulla religione. L’azione della nostra comunità decisa e coesa è nel rifiuto delle dittature, a promuovere i principi della nostra Costituzione di inviolabilità della vita umana e di pari dignità e uguaglianza di ogni cittadino di fronte alla legge, a radicare una nuova coscienza umanitaria, allo scopo di rifuggire la guerra, il fanatismo. L’impegno politico della Istituzione democratica che rappresento – ha proseguito – è, per e con le giovani generazioni, attraverso la promozione della funzione formativa, educativa della Scuola, che in cooperazione con la famiglia e le altre Istituzioni possa trasmettere ai giovani una cultura integrale ed inclusiva”.