Tale decisione è stata assunta per creare una netta distinzione tra servizi non contribuiti con risorse pubbliche e servizi contribuiti”. A spiegarlo in una nota è il presidente di Tua, Tullio Tonelli.
“Purtroppo – ha spiegato – si sono verificati ritardi nella concreta attuazione di questa nuova organizzazione del lavoro, poiché si è dovuto provvedere, per i servizi commerciali, ad adeguare la struttura aziendale a questa nuova situazione sia per quanto attiene il parco rotabile (una gara è andata deserta ed è stata riproposta) che per il personale necessario ad espletare i servizi. Anche i servizi ferroviari hanno avuto bisogno di tempi più lunghi per ottenere le autorizzazioni ai fini della sicurezza di esercizio. Comunque, siamo ormai vicini alla concreta attuazione del nuovo assetto”.
“Ma ritornando sull’argomento più volte oggetto di critica – ha aggiunto – cioè la gestione delle linee commerciali da affidare a Sangritana S.p.A., è bene precisare che nell’anno 2017 le linee commerciali hanno evidenziato un disavanzo di circa un milione di euro, parzialmente compensato nel bilancio complessivo delle attività a mercato dall’attivo registrato nel trasporto ferroviario, che ammonta a circa 500 mila euro.
Il disavanzo dei servizi a mercato non può essere sostenuto da finanziamento pubblico, per cui la scelta andava fatta tra il tentativo di continuare la gestione a costi più bassi ovvero rinunciarvi, anche se in modo progressivo.
Come detto, la scelta è stata quella di concentrare i servizi a mercato su una società a totale capitale di Tua, esistente dal 2011, con la conseguenza di provvedere ad organizzare i servizi in modo tale da evitare sprechi e contenere i costi. Percorso che si è intrapreso da parte di Tua per consegnare a Sangritana SpA un servizio con buone prospettive di chiusura positiva del bilancio attraverso la riorganizzazione dei servizi stessi, già in parte attuata.
In merito alle considerazioni che i servizi potrebbero essere gestiti entrambi da Tua mediante semplice separazione contabile delle attività non è condivisibile per i seguenti motivi: innanzitutto non offre le stesse condizioni di trasparenza di una gestione separata, come attestato da una recente delibera dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato che ha contestato ad una società campana di TPL di aver gestito servizi commerciali senza procedere a costituire per questi una società separata (delibera dell’Autorità del 17 gennaio 2018 Autoservizi Irpini A.IR. S.p.A.).
La presenza di una azienda pubblica in un settore da gestire in autonomia economico-finanziaria, può avere anche la funzione regolatrice sotto il profilo del costo sociale; la regolamentazione dei servizi commerciali impone il rispetto delle regole di mercato a tutti coloro che agiscono in questo settore. Sangritana S.p.A. ha sicuramente maggiori possibilità di confrontarsi in un simile mercato, mentre per Tua sarebbe molto più difficile in quanto i maggiori costi sostenuti e da sostenere rispetto alla concorrenza potrebbero portare, in tempi anche brevi, all’abbandono dell’attività in questione”.