È stata così evitata la perdita di oltre 390 milioni di euro, attraverso la definizione di un progetto di sviluppo che prevede investimenti per quasi 500 milioni di euro: 390 milioni di euro si riferiscono alla somma comunicata dal Dipartimento delle Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che sulla base del rapporto di monitoraggio relativo agli interventi finanziati con il Fondo sviluppo e coesione (FSC) della programmazione 2000-2006, 2007-2013, 2014-2020 risultavano a rischio ai sensi del ‘Decreto Crescita’. In base ai dati in possesso al Governo risultava infatti un basso livello di attuazione e il conseguente rischio di definanziamento per il mancato raggiungimento dei target delle obbligazioni giuridicamente vincolanti secondo quanto disposto dall’articolo 14 del Decreto.
Tra gli interventi a rischio elevato, per oltre 218 milioni di euro, c’erano importanti opere strategiche per il territorio abruzzese. Con la delibera approvata in Giunta sono stati definiti i dispositivi programmatici e finanziari in grado di salvaguardarne la fattibilità. Con l’accordo stipulato tra il Ministro per il Sud e il Presidente Marsilio, si è definito da un lato il percorso per la messa in sicurezza degli interventi selezionati, che confluiranno nel nuovo Piano di sviluppo e coesione e dall’altro la riprogrammazione dei fondi comunitari sul Por Fesr e Fse per 157 milioni. Il Governo ha anche accordato una dotazione finanziaria aggiuntiva di oltre 113 milioni. Complessivamente la Regione ha la disponibilità di circa 490 milioni di euro per la programmazione.
“Tutto questo – ha spiegato il presidente Marsilio – è stato possibile grazie al lavoro fatto dalla Regione in attuazione alle modifiche dettate dalla Commissione Europea ai regolamenti comunitari e alle norme contenute nel ‘Decreto Rilancio’. Oltre a questi 500 milioni si sta inoltre lavorando, e il Governo ha già assunto l’impegno, per ulteriori 218 milioni di euro relativi alla programmazione per lo sviluppo del territorio”.
Nello specifico 75 milioni di euro per quanto riguarda il Fesr e 82 milioni dell’Fse concorreranno ai seguenti interventi: 8 milioni in ambito sanitario, Un milione per l’istruzione, 88 milioni alle imprese e 60 al lavoro. I 218 milioni che verranno riprogrammati nel nuovo Piano di Sviluppo e Coesione sono destinati a finanziare le Leggi Regionali 9 e 10 del 2020 con particolare attenzione agli investimenti nei settori trasporto pubblico, sociale, aree interne, imprese, famiglie, turismo, cultura, comunicazione, Sport studenti e lavoro. Infine la Regione ha ottenuto 113 milioni in via addizionale necessari a sostenere l’attuazione e il completamento degli interventi selezionati e definiti a ‘rischio alto’.