Fattura elettronica, Confprofessioni Abruzzo: ‘Ennesimo aggravio per i professionisti’

Pescara. L’Italia è l’unico o quasi Paese europeo che ha fatto ricorso alla fattura elettronica. Anzi, è stato il primo Paese a chiedere alla UE di potersi avvalere di questo sistema, asserendo che in tal modo si potrà meglio combattere la lotta contro l’evasione fiscale.

 In realtà questo è ancora tutto da dimostrare e Confprofessioni Abruzzoribadisce la sua ferma contrarietà alla fatturazione elettronica, sottolineando le mille difficoltà che essa comporterà per i professionisti abruzzesi e tante altre categorie di cittadini.

 La Giuntadi Confprofessioni Abruzzo abruzzese, presieduta dal Dott. Marco Della Torre, sostiene che questo asserito “alleggerimento dell’attività amministrativa non è altro che un ennesimo aggravio delle incombenze a carico dei professionisti, senza alcuna contropartita e, soprattutto, senza alcun beneficio reale per la collettività. Quanto sta accadendo con la fattura elettronica ripercorre invece, come altre semplificazioni tanto sbandierate, riforme vessatorie avvenute sempre sulla pelle dei professionisti”.

 Confprofessioni Abruzzo ha sempre affermato che la fattura elettronica non poteva essere la soluzione per fermare l’evasione, anzi, che, al contrario, potrà esserne incentivata. “Chi evadeva prima continuerà a farlo. Le grandi evasioni non temono la FE e non sarà questa novità a fermarle” dichiarano i membri della giunta riunitasi a inizio anno.

 In realtà la fatturazione elettronica sta già producendo più rigidità, più burocrazia e più costi, per non parlare delle difficoltà iniziali e dei tempi persi per il rilascio. I professionisti, così come gli imprenditori e le piccole aziende, subiranno costi non proporzionati alla propria attività. Le vere opportunità forse sono solo per le software house. Senza considerare che ci potrà essere il pericolo concreto che i dati contenuti nelle fatture elettroniche possano essere usati anche impropriamente. Va considerato inoltre l’ulteriore beffa per i professionisti che si occupano di consulenza fiscale. Il rischio è che con la fattura elettronica questi vengano assorbiti da soggetti terzi.“

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