La richiesta di lavoratori per il trimestre premia la provincia di Teramo (10.400 pari al 32,2% del totale regionale) mentre quella per il solo mese di aprile fa emergere la provincia di Chieti (2.440 pari al 27,5%).
E’ quanto emerge dalle analisi che il Cresa ha svolto sul Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con ANPAL, sulla base delle entrate previste dalle imprese dell’industria e dei servizi nel secondo trimestre 2018.
Le imprese abruzzesi si aspettano di avere più frequenti difficoltà di reperimento di candidati idonei rispetto a quelle italiane (23% dei casi rispetto al 21%).
In particolare, le maggiori difficoltà saranno relative a operati specializzati (nel settore chimico, metalmeccanico e del legno e carta), a tecnici informatici e a ingegneri e progettisti. Nelle province di Teramo e Chieti si prevedono difficoltà di reperimento per un contratto su quattro (25%) mentre in quelle di Pescara e L’Aquila le difficoltà saranno meno diffuse della media regionale (rispettivamente 19% e 22%).
In Abruzzo il 13% dei nuovi contratti riguarderà le professioni maggiormente richieste, rispetto al 17% previsto in Italia. Tra le province emergono in negativo Teramo e Chieti (9% e 10%) rispetto a Pescara e L’Aquila (18% e 17%). Tali risultati vengono confermati anche dai dati relativi alle assunzioni di laureati che nella regione costituiranno solo l’8% del totale, rispetto al 10,6% italiano. Anche in questo caso la richiesta di laureati risulta superiore alla media regionale a Pescara (11%) e inferiore a Teramo e Chieti (rispettivamente 5% e 6%).
Le assunzioni programmate in Abruzzo riguarderanno più le attività di servizio rispetto a quelle industriali. Tra le prime prevalgono i servizi alle imprese, seguiti dalle attività di alloggio e ristorazione, il commercio e i servizi alle persone (910). Tra le attività industriali 2.130 assunzioni saranno effettuate dalle attività manifatturiere (delle quali 290 e 230 da imprese alimentari e tessili teramane e 210 da quelle meccaniche della provincia di Chieti) e 1.070 dalle imprese di costruzione, delle quali 410 nella provincia de L’Aquila.