Chieti. “Paolucci e questo esecutivo regionale continuano senza sosta e senza faccia, fino all’ultimo secondo, ad approvare atti che hanno tutto il sapore elettorale come l’ultima delibera di giunta, numero 1062 del 31 12, con la quale viene ratificato l’accreditamento definitivo istituzionale della società Santiago riconducibile a Valentina Maio che si è appena dimessa da consigliere comunale di Lanciano, della lista civica ispirata dall’allora Consigliere regionale Camillo D’Alessandro, per essere nominata tra l’altro all’interno del Cda di Abruzzo Sviluppo”.
Questa la denuncia sollevata dal Consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che sottolinea: “Il Partito democratico per mezzo del candidato Presidente Legnini, nonostante stia provando in tutte le maniera di rifarsi un lifting per questa campagna elettorale, continua nelle solite sveltine e nefandezze che solo una specifica classe dirigente, e ben riconoscibile, è capace di portare a termine. Pur di essere eletti alcuni Consiglieri e assessori regionali uscenti portano in Giunta atti che per moralità, legittimità ed etica dovrebbero essere bloccati e neanche essere presi in considerazione. È veramente riprovevole l’approvazione della DGR n.1062 (vedi allegato) poiché è facilmente intuibile come il Pd continua ad adoperarsi, a ridosso delle elezioni regionali, per avvantaggiare qualcuno. In queste ore verificherò, con l’ufficio legale regionale e miei consulenti, la legittimità della delibera poiché credo che non rientri tra i compiti di un Esecutivo uscente legittimato solo ad atti urgenti ed indifferibili e per questo la trasformazione di un accreditamento da “provvisorio” a “definitivo” mi sembra che non rientri in queste tipologie”.
“A tutto questo – continua Febbo – bisogna aggiungere le recenti nomine fatte, sempre ad opera dei dirigenti del Partito democratico, all’interno del Cda di Abruzzo Sviluppo. Scelte inammissibili e intollerabili come la nomina della Maio all’interno del Cda di Abruzzo Sviluppo dopo che, come riportato dalla stampa, si è dimessa dal Consiglio comunale di Lanciano a causa delle sue troppe assenze. Ma non si può non sottacere come – rimarca Febbo – insieme a lei è stato nominato Graziano Di Costanzo, direttore di Cna Abruzzo. Una scelta formalmente legale ma eticamente incomprensibile e incompatibile. Ricordo che Abruzzo Sviluppo gestisce fondi e misure indirizzati alle imprese artigiane e i relativi Cofidi mentre la Cna gestisce e prepara i progetti che devono essere presentati e valutati proprio da Abruzzo Sviluppo. Pertanto la ritengo una scelta eticamente scorretta e sicuramente eticamente riprovevole”. “Pertanto – conclude Febbo – rimango sempre più allibito e sconcertato dalle ultime scelte, o meglio da questi saldi di fine stagione, che il Partito democratico, rivisitato in una lista civica come vuole Legnini, compie fino all’ultimo secondo. A questo punto sarei curioso di conoscere il suo pensiero o, perlomeno, se il candidato Presidente sia a conoscenza di tutte queste ‘offerte’ compiute dall’esecutivo regionale nei confronti della Città di Lanciano dove è candidata mezza giunta regionale”.