Pescara. Il movimento civico Abruzzo Insieme, che fa capo all’ex assessore regionale Donato Di Matteo, sosterrà il centrosinistra alle prossime elezioni regionali solo se il candidato presidente sarà Giovanni Legnini.
Ma lo stesso Di Matteo sottolinea che “bisogna capire come viene affrontata la questione”, perché “guardo molto attentamente a quelli che sono gli amici di questo viaggio: se c’è un pericolo per lui, che è un mio grande amico, io lavorerò affinché lui non vengo mischiato in una storia che ha come prospettiva la sconfitta. Spero che tutti possano capire che non è il momento di questi mezzucci”.
Di Matteo ha fatto il punto della situazione in una conferenza stampa, soffermandosi non solo sulle regionali, ma parlando anche dell’esito delle provinciali e delle future elezioni amministrative a Pescara.
L’ex componente della Giunta D’Alfonso ha annunciato che ci sono liste civiche pronte sia per Pescara sia per Montesilvano. Non sono mancate critiche all’operato dell’Esecutivo regionale e dell’ex governatore.
Regionali: nasce ‘Avanti Abruzzo’, presentazione sabato
Nel frattempo una nuova aggregazione civica che si costituisce in forma partito per correre alle Regionali d’Abruzzo del prossimo 10 febbraio: si tratta di ‘Avanti Abruzzo’, l’idea nasce da Daniele Toto (Liberal Abruzzo), Giorgio D’Ambrosio (Psi), Gianni Di Pangrazio (Abruzzo al Centro) e Lelio De Santis (Idv) e sarà presentata alla stampa sabato 10 novembre, presso la “Sala figlia di Iorio” della Provincia di Pescara alle ore 10,30.
Welfare, pmi, infrastrutture e sicurezza stradale, ambiente e una montagna da riscoprire anche dal punto di vista occupazionale: sono solo alcune delle tematiche al centro del nuovo progetto, nato dalla consapevolezza che ai territori d’Abruzzo, stanchi e demotivati, va offerta un’alternativa credibile e spendibile.
“La nuova benzina che serve all’Abruzzo è nella progettualità, potabile e qualificata – osservano i promotori – nella consapevolezza che realtà associative, professioni e imprese non possono essere lasciate alla mercé di approssimazioni e sciatterie. Dopo gli strappi e gli egoismi che hanno messo ai margini dossier primari come l’accesso al credito, la giustizia sociale e la legalità, è giunto il momento di un nuovo ordine di priorità per questa Regione.