Dolci natalizi abruzzesi: ecco quelli che proprio non possono mancare sulla tavola

Che Natale è senza un dolce tradizionale abruzzese sulla propria tavola? A poca distanza dalla Festa più attesa dell’anno, le cucine della regione si sono già messe all’opera per non farsi trovare impreparate dinanzi all’appuntamento più goloso.

D’altronde, si sa, l’Abruzzo è una regione ricca di cultura gastronomica e culinaria e le alternative per condire di maggiore gusto la propria tavola non mancano di certo.

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Le tavole natalizie abruzzesi sono pronte a ricoprirsi di dolci – abruzzo.cityrumors.it

Cominciamo dal Parrozzo, dolce tipico abruzzese, originario di Pescara. Ispirato dalle forme e dai colori di un Pane Rozzo, ha il giallo delle uova che ricorda quello del granoturco, mentre lo scuro che ricorda la bruciatura della crosta del pane cotto nel forno, è una gradevole copertura di cioccolato. Ad esserne particolarmente ghiotto fu Gabriele d’Annunzio, che dedicò al dolce un madrigale.

Gli altri dolci della cucina abruzzese

Il Parrozzo è però in buona compagnia. C’è per esempio il Torrore tenero al cioccolato aquilano, o torrone Nurzia, una particolare varietà di torrone con cacao, nocciole, miele e vaniglia. Di antiche origini, pare sia una variazione della “cubbaita” o “giuggiolena”, un dolce arabo a base di miele e sesamo.

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Uno sguardo ai principali dolci natalizi abruzzesi – abruzzo.cityrumors.it

Possiamo poi trovare i Caggionetti, con la loro riconoscibile forma a raviolo e un interno dolce ripieno che cambia a seconda della città: nel Chietino ci sono i ceci, a L’Aquila le mandorle, a Teramo la crema di castagne.

E che dire dei Mustaccioli? Originari di Napoli, sono preparati con mosto cotto, farina, miele, mandorle, cacao e glassa al cioccolato. Sempre di origine napoletana sono poi le Sfogliatelle, preparate soprattutto nella Valle Peligna e soprattutto a Lama dei Peligni. Rispetto alla variante originale la sfogliatella abruzzese è più morbida, con strati di sfoglia più sottili, e il ripieno non contiene creme, potendosi così conservare più a lungo.

Sulle tavole faranno la loro comparsa anche i Bocconotti, un dolce di origine settecentesca che ricorda la tazzina di caffè: l’esterno è realizzato con la pasta frolla, l’interno con caffè e cioccolato liquidi. La ricetta originale fu poi ripresa con mandorle e tuorli d’uova, mentre la tazzina è ricoperta con un coperchio su cui spolverare zucchero a velo.

Infine, gli immancabili Pepatelli, tipici dolci natalizi tipici della provincia di Teramo: tra gli ingredienti per la loro preparazione troviamo miele, cacao, mandorle, buccia grattugiata delle arance, farina e – come suggerisce il loro nome – il pepe.

 

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