Due norme che recano importanti investimenti ed ulteriori risorse in favore di imprese e partite iva colpite dalla pandemia” è quanto afferma il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri. “Adesso – aggiunge Sospiri- bisogna spingere la macchina amministrativa affinchè le categorie interessate trovino ristoro immediato attraverso queste importanti risorse. Nel frattempo l’Assemblea legislativa continua a lavorare su altri comparti, come quello sciistico, che hanno avuto gravi danni dall’emergenza coronavirus.”
Nello specifico dei provvedimenti, si tratta della legge regionale numero 32, recante “Provvedimenti di cui all’articolo 109, comma 2-bis, lett. b), Decreto legge numero 18/2020, per interventi finalizzati alla ripresa post COVID-19 delle attività produttive e turistiche del territorio e ulteriori disposizioni” e la numero 33 recante “Modifiche all’articolo 4 della legge regionale 30 novembre 2017, n. 57 (Modifiche alla legge regionale 30 agosto 2017, n. 49 (Norme per il sostegno alle piccole imprese operanti nei territori della Regione interessati dagli eventi sismici del 2016 e 2017) e altre disposizioni di carattere finanziario) per il sostegno al pendolarismo studentesco e ulteriori disposizioni”.
La prima legge reca una serie di misure economiche di sostegno a diverse categorie interessate dalla pandemia, come le micro e piccole imprese, che vedono rifinanziato il fondo istituito nel “Cura Abruzzo 1” di ulteriori 6 milioni di euro. Altre misure riguardano le categorie dei fotografi, delle istituzioni culturali, l’Aeroporto d’Abruzzo, i centri diurni per i disabili, i sostegni per gli inquilini delle case popolari delle aree del sisma. Il secondo provvedimento legislativo, legge numero 33, dispone misure pari a 30 milioni di euro per dare ulteriore copertura finanziaria ai contributi a fondo perduto, previsti nel Cura Abruzzo 2, destinati alle attività produttive e commerciali colpite dalla pandemia. Tra le altre finalità gli sconti sugli abbonamenti ai mezzi di trasporto degli studenti tra gli 11 e i 26 anni residenti nei Comuni con meno di 5 mila abitanti.