Le risorse, previste dal decreto 123 dello scorso anno, “sono destinate ai Comuni fino a 30 mila abitanti per un importo massimo di 200 mila euro ciascuno”, si legge nella nota inviata dal commissario. Potranno essere destinate, ha scritto Legnini in una lettera inviata oggi ai sindaci, “sia a nuove opere urgenti e facilmente cantierabili, sia al completamento di interventi programmati o in corso di realizzazione, per la parte eventualmente non coperta da precedenti stanziamenti”. Potranno essere ammessi, ha sottolineato il commissario, anche “investimenti materiali finalizzati al contrasto dell’emergenza sanitaria in corso”.
l Cas (contributo di autonoma sistemazione) continuerà ad essere erogato anche a chi avesse trasferito la residenza o il domicilio fuori Regione, purché nell’ambito delle quattro Regioni del “cratere sismico”. Ad annunciare l’intento di modificare l’ordinanza 614 del 2019 è il commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, dopo aver preso contatto con la Protezione civile nazionale in relazione alla prevista riforma del Cas, riconosciuto agli sfollati per l’inagibilità delle abitazioni e che provvedono a una sistemazione autonoma. Una decisione maturata anche in seguito alle preoccupazioni manifestate da molti sindaci e cittadini.
Si sono chiusi i 22 progetti realizzati con i fondi raccolti con gli sms solidali subito dopo il terremoto del 2016. A comunicarlo è il commissario straordinario per la ricostruzione, Giovanni Legnini, annunciando che stamani è stato effettuato il versamento degli ultimi fondi a saldo delle opere terminate. Tra queste c’è l’adeguamento delle elisuperfici di soccorso a Belforte del Chienti, Castelraimondo, Cingoli e Fiuminata, il centro polivalente a Caldarola e una palestra a Camerino. “L’accelerazione delle opere nei piccoli Comuni fa parte del pacchetto di misure predisposto per far fronte all’emergenza coronavirus”, specifica Legnini. Che ricorda pure come nei “giorni scorsi sono stati trasferiti i primi 50 milioni di euro agli Usr per il pagamento del 50% delle parcelle ai professionisti che hanno già presentato i progetti di ricostruzione, ed è stato avviato il pagamento dei lavori eseguiti dalle imprese nei cantieri fino alla sospensione delle attività”.