Alla luce dei dati odierni, l’Abruzzo raggiunge un’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti pari a 51, superiore alla soglia limite di 50, oltre la quale, contestualmente al superamento dei livelli di allerta dei posti letto, scatta la zona gialla.
Restano però bassi i dati sulle ospedalizzazioni: il tasso di occupazione delle terapie intensive è all’1% e quello delle aree non critiche è al 4%, a fronte di soglie da zona gialla rispettivamente del 10 e del 15%. Dopo il valore minimo di 11 raggiunto a fine giugno, l’incidenza torna ora ai valori di metà maggio, quando era in rapida riduzione per effetto delle misure restrittive.
A livello territoriale, i numeri più alti si registrano nel Teramano, dove l’incidenza settimanale è attualmente a 79. Segue il Pescarese, con 63. Oggi sia la provincia di Pescara sia il capoluogo adriatico hanno registrato il numero più alto di nuovi casi degli ultimi quattro mesi: rispettivamente 56 e 25. Nel solo capoluogo l’incidenza schizza a 73. Poi ci sono le province dell’Aquila (incidenza 38) e di Chieti (32).