Abruzzo. Un vero e proprio sciacallaggio. E’ una replica sferzante nei toni e circostanziata nella documentazione, quella che la TUA, la società unica del trasporto pubblico abruzzese, fa per disinnescare l’attacco delle organizzazioni sindacali, che hanno posto dei dubbi sull’attivazione delle procedure alla luce dell’emergenza Coronavirus.
“In merito alla biglietteria di Pescara, la problematica sulla pulizia della stessa è stata risolta già da diversi giorni”, si legge nella replica.
TUA ha fornito le misure operative di prevenzione, disciplinandole con due appositi Ordini di Servizio, il numero 85/2020 del 24.02.2020 per l’area gomma, e il numero 86/2020 del 25.02.2020 per la ferrovia.
Nello specifico, con gli Ordini di Servizio, sono state indicate delle precise direttive per i seguenti aspetti:
attività lavorative di persone che soffrono di immunodepressione certificata, sintomatologia respiratoria o influenzale;
trasferte fuori sede;
recepimento delle indicazioni di igiene e profilassi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità;
sanificazione dei bus e dei treni, mediante ricorso a prodotti a base di ipoclorito di sodio o prodotti simili che hanno la stessa efficacia;
approvvigionamento di prodotti disinfettanti ed igienizzanti.
TUA, inoltre, ha recepito l’Ordinanza (n. 1 del 26 febbraio 2020) del Presidente della Giunta Regionale Marco Marsilio, relativamente al punto 1 di “Misure di informazione e prevenzione” e alla diffusione delle informazioni di cui all’allegato 1 dell’ordinanza in questione.
Per quanto riguarda, invece, le “Riunioni congiunte tra il responsabile del servizio prevenzione e protezione, il medico competente e i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza”, tra l’altro previste dal Decreto Legislativo 81/208, si precisa che l’Azienda ha già provveduto a modificare il Documento di Valutazione dei Rischi nella sezione dedicata al cosiddetto “Rischio biologico”. La condivisione dei contenuti delle valutazioni connesse ai rischi biologici stessi, è infatti, oggetto di un apposito incontro con i Rappresentanti, già convocato con lettera protocollo del 004818 del 27 febbraio 2020 e quindi a conoscenza delle organizzazioni sindacali (allegato 3). L’incontro si terrà il giorno 5 marzo alle ore 10 nella sede di Pescara.
Inoltre, TUA ha già provveduto a mettere in atto le seguenti azioni connesse alla problematica “Coronavirus”, procedendo all’ordine dei seguenti dispositivi:
flaconi gel mani da 500ml con capacità di inattivare HIV-HBV-HCV anti microbiotico con ordine del 24 febbraio 2020;
flaconi di gel mani tascabile da 80ml ai sensi della norma Europea EN14476:2002 con ordine del 24 febbraio 2020;
spray per superfici da 750ml ai sensi della norma Europea EN14476:2002 con ordine del 24 febbraio 2020;
flaconi di alcool puro al 90% da litro con ordine del 25 febbraio 2020;
kit per protezione da virus come previsto dalla norma CE 93/42ealDL24.2.97 – il cui contenuto è costituito da 2 mascherine, 1 paio di guanti sterili, 2 fazzolettini disinfettanti, 2 bustine di sapone liquido, 1 termometro digitale ed 1 pacchetto fazzolettini carta con ordine del 24 febbraio 2020 e affidamento della fornitura con nota protocollo 004859;
mascherine FFP3-V Decreto Legislativo 81/08 con ordine del 25 febbraio 2020;
sanificatori per ambienti, registrati presso il Ministero della Salute come dispositivo medico, conforme alle varie Direttive Europee con ordine del 24/02/2020.
In merito alle pulizie sui mezzi, si precisa cha TUA ha in essere un appalto di pulizie strutturato in modo particolarmente analitico, nel quale sono state previste anche le operazioni di pulizia e disinfezione in linea con le stesse indicate dal Ministero della Salute e dal Presidente della Regione.
Al fine di intensificare le misure di pulizie e di disinfezione dei mezzi, l’azienda si è già prodigata a richiedere ulteriori prestazioni in tal senso.
Nel caso dei treni, TUA, da anni, procede sistematicamente alla sanificazione dei vagoni con un particolare prodotto, denominato “Virkon”, suggerito dalla Asl.
Creare allarmismo come stanno facendo i sindacati è un’operazione miserabile e di piccolo cabotaggio che risponde, attraverso l’utilizzo improprio di un dramma nazionale, a logiche che meritano di essere considerate di quart’ordine rispetto alle vere problematiche che le stesse Organizzazioni Sindacali dovrebbero affrontare. Comportamento sciacallesco, che sfiora l’ipotesi di procurato allarme dal quale l’Azienda prende le distanze e ne stigmatizza l’utilizzo.