Coronavirus, centrosinistra in Regione: quadro della situazione per affrontare l’emergenza

Collaborazione, comunicazione e massima trasparenza, questo chiedono i consiglieri regionali di centrosinistra all’esecutivo, dopo un confronto a distanza sulla situazione in cui si trovano grandi e piccoli centri abruzzesi e sulle azioni messe in campo per affrontare i quotidiani e i possibili futuri effetti della propagazione del coronavirus.

 

“Siamo ben consapevoli dello sforzo che il nostro sistema sanitario sta facendo per affrontare l’emergenza sanitaria derivante dall’aumentare del contagio da Covid2019 – scrivono i capigruppo Silvio Paolucci, Americo di Benedetto, Sandro Mariani e i consiglieri Antonio Blasioli , Dino Pepe, Pierpaolo Pietrucci – siamo anche pronti a dare la piena collaborazione, che riteniamo possa essere utile, specie a fronte di un’emergenza inedita e imprevedibile com’è questa, ma è altrettanto necessario avere tutti contezza dei passi che la Regione sta facendo per affrontarla, in modo puntale e senza alcuna polemica. Per queste ragioni abbiamo chiesto al Presidente Marsilio e all’assessore Verì un confronto su alcuni importanti nodi: innanzitutto il numero e la situazione dei posti letto e dei ricoveri nei reparti di terapia intensiva attualmente attivati nella Regione Abruzzo.

 

A tal proposito ci preme conoscere quale sia l’obiettivo della Giunta regionale in tal senso per aumentare il numero dei posti letto di terapia intensiva e quali siano i tempi e le modalità per raggiungerli. L’Abruzzo sta manifestando una grande solidarietà, facendo la sua parte per l’acquisto di respiratori ulteriori rispetto a quelli che dovrebbe reperire la Regione, essendo il Consiglio Regionale interprete in prima persona di tale obiettivo, ci chiediamo a che punto siano gli atti che consentiranno di comprare respiratori da fornire alle strutture dedicate e i dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario e, soprattutto, in che numero e tempi saranno consegnati.

 

Si tratta di un personale che dobbiamo tutelare e difendere, insieme alla popolazione, per questo è giusto non solo conoscere il numero dei tamponi che vengono eseguiti quotidianamente nella regione, ma anche se sono previsti tamponi per il personale venuto a contatto con i casi positivi, esattamente come sta facendo e quali passi siano stati già compiuti, tenendo peraltro conto che tale richiesta arriva proprio dal personale che ogni giorno accoglie, assiste e cura sempre più malati. Infine chiediamo certezze sulla situazione nella Val Fino, dove abbiamo un numero di contagi crescenti. Riteniamo che in loco debbano essere adottati provvedimenti straordinari al fine di contenere la diffusione del virus, seguendo l’esempio e il modello che in altre regioni sta portando risultati positivi”.”.

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