È da poco terminata la campagna sul monitoraggio delle coltivazioni di canapa sativa regolamentata dalla legge n. 242/2016, con un bilancio più che soddisfacente in termini di contrasto delle piantagioni illegali.
La campagna è nata a seguito della convenzione stipulata tra l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e Molise ed il Comando Regione Carabinieri Forestale “Abruzzo e Molise”, stipulata in data 3 settembre u.s. e volta a dare concreta attuazione al vigente dettato normativo.
Di particolare interesse sono i risultati dell’attività di monitoraggio e controllo svolta in poco più di un mese, dato che gli accertamenti devono essere eseguiti preferibilmente nel periodo di fioritura delle piantagioni.
I Carabinieri Forestali hanno ispezionato 30 coltivazioni nel territorio abruzzese, e 8 nel territorio molisano per un totale rispettivamente di 27 ettari e di 7,5 ettari di superficie controllata, effettuando verifiche documentali ed eseguendo campionamenti con il prelievo delle cime delle piante. I campioni processati dall’Istituto Zooprofilattico sono stati n. 13 ed in n. 2 casi si è accertata la presenza di un contenuto di tetraidrocannabinolo (THC) superiore ai limiti consentiti dalla normativa vigente.
Alla luce dei risultati non in linea con i limiti previsti dalla vigente normativa, i militari hanno proceduto in un caso a notiziare prontamente l’Autorità Giudiziaria per gli adempimenti del caso, mentre nel territorio di Campobasso si è proceduto al sequestro di 120 quintali di canapa depositati all’interno dell’azienda agricola, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, poiché il superamento dei valori consentiti dalla legge ha permesso di considerare la coltivazione idonea a produrre sostanze stupefacenti e si procederà inoltre alla segnalazione dell’accaduto all’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AgEA).
Si ricorda infatti che la Legge n. 242/2016, recante “Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa”, ha consentito, infatti, sul territorio italiano la coltivazione, senza autorizzazione, della Cannabis sativa L. a basso contenuto di THC, rientrante nel Catalogo Comune delle varietà di piante agricole ammesse alla coltivazione dalla vigente normati europea e nazionale.
La ratio della legge è quella di promuovere la coltivazione delle varietà di canapa ammesse e la filiera agroindustriale della canapa (Cannabis sativa) quale coltura in grado di contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale in agricoltura, alla riduzione del consumo dei suoli e della desertificazione, nonché alla perdita di biodiversità.
I Carabinieri Forestali, attraverso le proprie articolazioni territoriali costituite dai Gruppi Carabinieri Forestali e dalle Stazioni CC Forestali, sono autorizzati dalla legge ad effettuare i controlli in campo, compresi i prelevamenti e le analisi di laboratorio, al fine di tutelare l’intera filiera agroindustriale della canapa dai produttori ai consumatori.
Dato che le coltivazioni della canapa in Italia, nel giro di pochi anni, hanno visto decuplicare i terreni coltivati interessando diverse aziende, i Carabinieri forestali continueranno ad effettuare i necessari controlli in questo settore, a presidio della legalità e della sicurezza in questo mercato sempre più in espansione.