Nel corso della seduta pomeridiana il Consiglio regionale ha approvato i seguenti progetti di legge: “Modifiche alla legge regionale 30 agosto 2017, n. 49 (Norme per il sostegno alle piccole imprese operanti nei territori della Regione interessati dagli eventi sismici del 2016 e 2017) e altre disposizioni di carattere finanziario” per il sostegno al pendolarismo studentesco nei comuni al di sotto dei 2.000 residenti”.
“Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 28 agosto 1976, n. 43 (Opere a contributo regionale, nuove procedure in materia di viabilità, acquedotti, lavori pubblici di interesse regionale)”; “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 30 maggio 1974, n. 17 (Norme per l’esercizio delle funzioni delegate alla Regione con Decreto del Presidente della Repubblica 15 gennaio 1972, n. 8, in materia di interventi di pronto soccorso in dipendenza di calamità naturali)”; il provvedimento amministrativo riguardante la “Proposta al consiglio regionale di approvazione del Piano regionale integrato in favore della famiglia per l’anno 2020” e il testo unificato di due progetti di legge in materia di “Interventi per la prevenzione e il trattamento delle dipendenze patologiche e modifica alla legge regionale n. 15/2020”.
Su mia richiesta è stata rifinanziata anche per il 2020 la legge regionale numero 39 del 30 agosto 2017 che prevede sostegni alle piccole imprese abruzzesi colpite dagli eventi sismici del 2016 e 2017″. Lo annuncia l’assessore regionale alle Aree interne, Guido Liris.
“L’emendamento presentato oggi in consiglio regionale, su mia proposta – spiega Liris – vale 225 mila euro. Fondi destinati alla ripartenza di tutte quelle attività, piccole e medie, che con enorme sforzo credono ancora in un futuro qui, in Abruzzo, anche in zone così colpite dalla calamità.
E’ un segnale importante di vicinanza concreto a popolazioni che ancora oggi vivono situazioni di estrema difficoltà a causa di una ricostruzione lenta e complessa. In Abruzzo sono coinvolti il teramano e l’aquilano con l’alta valle dell’Aterno. Si tratta dell’ennesimo segnale tangibile della strategia regionale: da un lato accelerare più possibile la ricostruzione, dall’altro sostenere lo sviluppo e la ripresa economica e sociale. Una sfida ardua, ma che riusciremo a vincere con dedizione e coraggio”.