Parliamo di leggi vecchie di 46 anni, norme ormai cadute nel dimenticatoio, superate, ma spesso non assorbite, da disposizioni successive, che, restando in piedi, hanno solo contribuito ad appesantire l’attività quotidiana del nostro territorio, aumentando solo il volume dei faldoni della burocrazia, senza produrre alcun tipo di vantaggio o di tutela. Quella approvata oggi è solo la prima norma ‘taglialeggi’, da domani gli Uffici regionali riprenderanno il lavoro di esame delle norme emesse dal 1983 al 1992 per predisporre, nel più breve tempo possibile, un ‘taglialeggi bis’”. È il commento del Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, primo firmatario della norma Taglialeggi approvata oggi dal Consiglio regionale.
“Va innanzitutto ricordato che gli interventi di semplificazione normativa rientrano nell’ambito delle disposizioni previste dal nostro Statuto, articolo 40, e dalla legge 26 del 2010 che disciplina l’attività legislativa stessa – ha ricordato il Presidente Sospiri -, tradotto: la riduzione del numero delle norme in vigore è uno degli strumenti specifici pensati e utilizzati proprio per rendere migliore il livello qualitativo dei provvedimenti legislativi prodotti e vigenti. Nello specifico tutti gli Uffici regionali sono stati chiamati a un lungo lavoro di studio e di scrematura di tutte le norme prodotte tra il 1973 e il 1982, mission dunque condivisa come obiettivo operativo interistituzionale tra i funzionari e dirigenti del Consiglio e della Giunta regionale.
Tale lavoro ha interessato tutti i settori della macchina burocratica-amministrativa e al termine abbiamo chiuso con il taglio di ben 446 norme sulle 2.947 vigenti una sforbiciata che ha restituito respiro, ossigeno e forza al lavoro stesso degli uffici eliminando, di fatto, tutte norme che sino a oggi hanno continuato a gravare sul nostro ordinamento senza, in realtà, produrre alcun effetto positivo in termini di ricaduta deliberativa sugli atti prodotti. Pensiamo che ben 55 leggi tagliate riguardavano leggi di bilancio dal ’73 all’82, ovvero norme che, comprensibilmente ed evidentemente, hanno ormai perso qualunque efficacia e hanno esaurito i propri effetti dopo ben 46 anni.
Una cinquantina di norme riguardavano, rispettivamente, il settore Agricoltura e Foreste o gli Enti locali e il Decentramento, anche in questo caso norme che, oggi, in un quadro istituzionale profondamente cambiato, sono state superate dalle norme adottate successivamente. Ovviamente – ha aggiunto il Presidente Sospiri – nel ‘Taglialeggi’ abbiamo anche previsto delle disposizioni cautelative transitorie, che mantengono in essere gli effetti delle norme abolite su vecchie disposizioni contrattuali che, eventualmente, non fossero già concluse. Esaurita questa prima fase, puntiamo ora a un ‘Taglialeggi’ bis con la revisione e l’abolizione delle norme ormai in disuso e inutili inerenti il decennio 1983-1992”.