La Federazione Regionale di Casartigiani Abruzzo ha analizzato i dati di Unioncamere dai quali è emerso come l’Artigianato abruzzese abbia ancora vigore.
La forbice presa in esame comprende i dati registrati tra settembre 2018 e settembre 2019, periodo durante il quale le imprese artigiane iscritte alle tre Camere di Commercio abruzzesi sono passate da 32.684 a 32.067 unità. In termini percentuali la flessione ha interessato l’1,9% del settore e 617 aziende in termini numerici.
L’importanza economica del settore è testimoniata anche dal fatto che questo segmento produttivo oggi può contare su una forza lavoro complessiva di circa 80mila addetti.
Di notevole importanza inoltre il confronto effettuato da Casartigiani Abruzzo tra il settore dell’Artigianato ed il resto delle imprese presenti nella Regione. Dai dati posti a confronto si evince come le 32.067 aziende artigiane rappresentino il 20,7% delle complessive 154.846 imprese iscritte agli Enti Camerali in Abruzzo. In provincia di Teramo il rapporto sale addirittura al 24,7%.
Da rimarcare una crescita dei servizi alle persone come parrucchieri, estetiste e lavanderie; stabile invece il segmento tessile e dell’abbigliamento. In lieve flessione il comparto dell’edilizia.
“Casartigiani Abruzzo ritiene fondamentale continuare a sostenere questo importante segmento economico, da un lato mediante l’intermediazione preziosa dei Confidi, il cui ruolo è quello di facilitarne l’accesso al credito, e dall’altro, mediante la promozione di politiche regionali a sostegno dell’artigianato abruzzese, in particolare con l’istituzione del tanto atteso Fondo Centrale Regionale di Garanzia e di un voucher per la riduzione delle commissioni garanzia”, sottolineano i coordinatori Dario Buccella e Flaviano Montebello.